Romeo e la prospettiva della Lega: “Rifaremmo tutto, anche vedendo il comportamento dei nostri ex alleati di governo”
L’intervento del capogruppo della Lega a Radio Cusano Campus è stato critico ma anche accompagnato da una sana dose di pazienza su ciò che potrebbe avvenire
Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega, è intervenuto a “L’Italia s’è desta” per esprimere le perplessità del partito rispetto ai recente eventi. Nella trasmissione condotta da Gianluca Fabi e Matteo Torrioli ha fatto un’analisi diretta e completa.
Non avete nessun rimorso o momento di autocritica: rifareste tutto?
“Sì, anche vedendo il comportamento anche dei nostri ex alleati di governo, sinceramente, abbiam veramente fatto bene. Una cosa del genere non ce lo saremmo mai aspettata, abbiamo fatto quello che dovevamo. Di alternative non ce n’erano. Oltre ai ripetuti no, rispetto ai primi 7 mesi, che avevano prodotto notevoli risultati, Conte si era messo d’accordo con la Merkel e Macron, con l’Europa affinché non si potesse fare una manovra economica espansiva: saremmo dovuti restare sotto l’1,7%”.
Non vi aspettavate questa alleanza PD-5 Stelle…
“La giravolta dei renziani è stata incredibile: avevamo fiutato che stessero preparando la sostituzione, a partire dalla votazione della Von der Leyen. Anche la scelta dei vice-presidenti del Parlamento Europeo: questo sarebbe dovuto accadere a settembre, ottobre, mettendo la Lega in un angolo. Lega che non avrebbe potuto fare, a quel punto, niente, e con la mossa di agosto li abbiamo anticipati e sono riusciti a fare l’operazione egualmente”.
A proposito della giravolta, voi avevate interagito con il mondo renziano per capire quali potessero essere le intenzioni nel caso di una crisi?
“No, l’unica cosa che potevamo immaginare è che Renzi avesse bisogno di tempo, per preparare il suo nuovo partito. Aleggiava, nei corridoi ma al di là delle giravolte, è vero che in politica si dice una cosa e se ne fa un’altra; solo una settimana prima Renzi ne diceva di tutti i colori, a Zingaretti dicendo che chi voleva andare coi 5 Stelle era un poltronaro. E’ esattamente quello che ha fatto lui: e anche lo stesso Conte che una settimana prima il 25 agosto, diceva: “Non farò mai la ricerca di maggioranza alternativa, tutta fantasia: sono ragionamenti da Prima Repubblica”, e ha fatto esattamente così, e oggi va dal Presidente per fare proprio il cambio. ”.
La Lega è sempre partita da un presupposto: finché riusciamo a fare le cose per i cittadini bene, quando le cose si fermano diciamo basta. Gli italiani dovrebbero essere orgogliosi, che esista un partito come la Lega”.
Il quotidiano Il Tempo scrive: Salvini guarda che hai combinato. Voi, questa cosa, non la accettate.
“C’era una forza politica che governava il Paese, era per i propri ideali, per i quali ha avuto il coraggio di mollare tutto. Quando c’è un partito che fa questo ci rimproverano. Sono quelli che un mese fa ci dicevano di mandare i 5 Stelle a casa perché non ci facevano fare niente. Sembra di stare a parlare di Calcio”.
Alcune perplessità rispetto a ciò che “è stato combinato”, in una fase successiva la Lega ha chiesto ai 5 Stelle di tornare a fare il Governo. Ma Di Maio ha ributtato la palla nel vostro campo, dicendo di non pensare alle poltrone.
“Se non viene spiegato bene è gettare confusione. Lo dico anche al Senato ad alcuni esponenti, che Conte ha voluto fare una manovra all’1,7% dopo che Di Maio si è affacciato al balcone per esultare sullo sforamento. Abbiamo detto ai 5 Stelle se volessero rifare un altro governo, con rinnovato senso di un cammino un po’ populista, un po’ sovranista, chiamatelo come vi pare, visto che c’erano delle affinità tra le idee dei movimenti; loro hanno scelto il PD, ne prendiamo atto”.
Quale rapporto di forza ci sarà, adesso, visto che voi eravate abbastanza egemonici?
“Abbiamo dato loro la disponibilità e tanta pazienza. E’ chiaro che il governo che si farà sarà un governo del PD, e i 5 Stelle saranno dei semplici gregari. E rimpiangeranno le riunioni fatte con noi. Diventa un governo egemonico PD che si rapporta con l’Europa, con un governo telecomandato, visto che Grillo parla addirittura di ministri tecnici. Quelli del PD prendono, approfittano della situazione, con i 5 Stelle che alternative non ne avrebbero più. Noi davamo pazienza e disponibilità: conosco quelli del PD, vedrete che i 5 Stelle si pentiranno, e io sono uno di quelli che si è adoperato per trovare delle mediazioni…”.
Romeo va oltre e pensa allo zoccolo duro dell’urna, tra gli avversari.
“Adesso il problema è dell’elettorato soprattutto dei 5 Stelle, ma anche di quello del PD. Il Conte-bis è come il Monti-bis. Calenda che non mi è mai stato troppo simpatico, trova il mio parere, e lo stesso Richetti idem”.
L’affondo porta una riflessione ad alta voce: “Cosa dovremmo fare perché non si riescono a fare le cose per i cittadini? Rinneghiamo il nostro ideale? Noi siamo per l’Europa ma con regole diverse rispetto a quelle di adesso. Bisognerebbe tornare al Trattato di Roma del 1957, che parlava di un modello confederale. E’ chiaro che sulla questione del Centrodestra ripartiamo dalle prossime elezioni regionali, in Toscana, in Emilia Romagna”.
Cacciari ha detto che se la Lega vince in Emilia la Sinistra scompare per due generazioni. “Proviamo a vincerle ma vera previsione è che i 5 Stelle e il PD insieme, vedremo quali risultati porterà. Salvini è stato molto chiaro sulle infrastrutture, sulle politiche per la natalià, sul controllo dei confini ma non possiamo pensare a vecchi schemi”.
I leghisti si iscriveranno in massa alla Piattaforma Rousseau, per far cadere il governo?
“Non ce ne sarebbe assolutamente bisogno: ci penseranno gli elettori dei 5 Stelle”, conclude sorridendo l’esponente della Lega.