Stangata autunnale: amaro rientro dalle vacanze per le famiglie che, in autunno, dovranno fare i conti con una stangata di 1.845,19 Euro. L’autunno riserva infatti una serie di aumenti e spese extra che metteranno a dura prova i bilanci familiari.

Nel dettaglio

Le voci di spesa con cui le famiglie dovranno fare i conti sono molte: il materiale scolastico per bambini e ragazzi che si apprestano a rientrare tra i banchi di scuola, l’appuntamento con la seconda rata della TARI, le spese per il riscaldamento, per non parlare delle bollette, che si pagano tutto l’anno, è vero, ma ora risulta più difficile farvi fronte a causa delle numerose spese concomitanti. Rispetto allo scorso anno l’aumento (trainato dal rincaro delle bollette) risulta di +150,59 Euro (pari al +8,9%). Occorre precisare che la stangata in questione non comprende le spese correnti per alimentazione, abbigliamento, ecc.

L’aumento dell’IVA

“Nella situazione di difficoltà in cui si trovano le famiglie, su cui incombe dal prossimo anno anche la minaccia dell’aumento dell’IVA – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori – questa stangata rappresenta un duro colpo, che rischia di ripercuotersi sui consumi e sull’intero sistema produttivo.”

A testimoniare la crescente crisi delle famiglie si aggiungono, se ce ne fosse bisogno, i dati emersi dalle recenti rilevazioni sulle partenze, che indicano come un numero sempre maggiore di famiglie del ceto medio siano costrette a rinunciare alle vacanze per far fronte alle spese correnti. A peggiorare la situazione si aggiunge, a fronte di un aumento generalizzato dei costi, il preoccupante taglio dei servizi, in primis quelli relativi al trasporto pubblico locale. È evidente, pertanto, la necessità di instaurare il prima possibile un Esecutivo stabile in grado di prendere le decisioni giuste per far ripartire al più presto la nostra economia, che attraversa oggi una allarmante fase di stagnazione.

“Se aumentano i consumi aumenta anche la produzione – si è congedato il presidente Viafora – il problema è che gli stipendi sono aumentati soltanto dello 0,5%.”

 

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