“”
Il Senatore Massimo Garavaglia, Vice Ministro dell’Economia è intervenuto al microfono di Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus: l’esponente della Lega ha fornito alcuni spunti meritevoli di attenzione.
Partiamo dal tema del momento. Salvini ha fatto un annuncio importante: abbiamo pronta una finanziaria da 50 miliardi. In cosa consiste, questa manovra? E’ vero che si può approvare in poco tempo? E dove li trovate, tutti quei soldi?
“Verissimo. Ce l’abbiamo pronta lì nel cassetto: le misure di fondo, al di là della sterilizzazione dell’aumento dell’IVA, 23 miliardi. Il resto sono la riduzione delle imposte, ancora una iniziativa sul lato-Imprese, accelerando la riduzione dell’IRES (la tassa sulle aziende) già prevista dal Decreto Crescita, scalettata in più anni. Vogliamo accelerare riducendo la scalettatura”.
Garavaglia fornisce altri dettagli: “Altre misure sulle aziende sono quelle per sostenere l’edilizia, il reparto più in crisi, le costruzioni, la riduzione sulle tasse sugli immobili, in particolare eliminando la TASI, e poi l’avvio della flat-tax partendo dai redditi più bassi con un budget di 10 miliardi. Questo è l’ordine di grandezza che ci siamo prefissati: sostenere gli investimenti finanziando un programma ben fatto dalle Province, che Renzi voleva ammazzare! Che invece esistono e fanno un servizio egregio per ciò che riguarda due asset: scuole superiori e strade provinciali. 4 miliardi e mezzo rendendo a regime 4 miliardi, la quota di investimento. Questo è il pacchetto di massima che abbiamo pronto con le idonee coperture, ovviamente”.
Le idonee coperture sono l’argomento che terrà banco. Ho sentito dei tagli alle tasse, degli aiuti alle imprese, degli investimenti. Non ho sentito la parte spiacevole ovvero aumenta una tassa di qua, una tassa di là per finanziare tutto questo. C’è o avete altre idee?
“No, abbiamo altre idee. E ne abbiamo visto idee che circolano di balzane: per esempio circola un’idea di sterilizzare l’IVA. Aumenta l’IVA però se paghi con la carta di credito per te non aumenta e l’anno dopo ti ridiamo la differenza. Eh, grazie: intanto è aumentata e per un anno non vedo una lira. Queste cose a noi non piacciono: NO, al gioco delle tre carte. Coperture vere andando a recuperare dove è possibile farlo. Ovviamente le abbiamo pronte, ovviamente non le dico altrimenti le usano il giorno dopo”.
Come no?
“E’ già successo: onde evitare le teniamo per il prossimo governo”.
Neanche Tria ne sapeva nulla, che lavorava fianco a fianco con lei?
“Alcune non ancora perché giustamente stiamo parlando ma la politica è fatta anche di questo altrimenti è troppo facile”.
Un ascoltatore, Gianluca, dice: questa crisi ha impedito l’attuazione dei provvedimenti economici a cui tenevate. Avevate la certezza che i 5 Stelle non vi avrebbero appoggiato per una manovra espansiva? “Purtroppo abbiamo avuto la certezza nel Decreto Crescita: avevamo fatto una fatica della Madonna come la deduzione totale dell’IMU sui capannoni, che è una cosa da pazzi perché non puoi tassare i fattori produttivi. Pensi che i governi di sinistra avevano messo l’IMU sugli imbullonati cioè sui macchinari. Abbiamo fatto fatica a mettere questa misura, abbiamo fatto fatica a mettere a regime la riduzione dell’INAIL che pagano gli imprenditori”.
Garavaglia tira fuori un interessante curiosità, destinazione 5 Stelle: “Addirittura è rimasto il buco di un anno perché il Ministero dello Sviluppo Economico non ha voluto utilizzare i suoi fondi residui sul Reddito di Cittadinanza, che sono lì a fare la muffa. Norma c’è che l’INAIL sia ridotta di un anno tranne che un anno perché il Ministero non ha voluto mettere la sua quota di risorse. Perché non ti faceva guadagnare voti. La squadra è squadra se si rema tutti dalla stessa parte”.
Boccia mi ha lasciato questa domanda: “Non avete fatto tagli alla spesa pubblica”. Non mi piace fare l’ambasciatore però gliela pongo.
“Ma no, non c’è nessun problema perché Boccia è una persona più che squisita e corretta. I tagli alla spesa pubblica sono belli da dirsi e brutti da farsi. Ho visto cosa c’è al MEF pronto, e la Lega non è disponibile. La spesa cosiddetta aggredibile sugli 840 miliardi sono sì e no 30-40 miliardi. Cosa vuol dire aggredibile? Gli investimenti già sono pochissimi, non li puoi tagliare. Le pensioni aumentano, non possono diminuire; gli stipendi? Ci sono i contratti, aumentano, altro che diminuire”.
Quindi? “Tolte le voci che non puoi toccare, ci sono sì e no 30-40 miliardi. Quando si tratta dei tagli alla spesa pubblica, sa cosa gira al MEF? Vedremo se fanno un Governo, che cosa fanno? Il rinvio del contratto del Pubblico Impiego. Ci abbiamo messo 10 anni per fare il contratto e adesso li rinviamo di un anno o due. C’è qualche fenomeno che dice di rinviarlo di un anno o due, non diamo gli aumenti. Certo, è un bel taglio alla spesa pubblica, vale un miliardo e mezzo. Poi c’è il mancato aumento del fondo sanitario, 2 miliardi di fondi in meno per la Sanità. I tagli alla spesa pubblica sono belli da scrivere sui giornali”.
Il Welfare non può essere visto come un peso. Lo Stato, se non garantisce il Welfare, con tutto il rispetto per il Senatore Garavaglia, cosa ci sta a fare?
“Esattamente così”.
Le chiedono una cosa sulla scuola. I vincitori del concorso del 2016, si parla di insegnanti. Ogni anno si rinnovano dei contratti a insegnanti e supplenti avallando il precariato e ignorando la priorità dei vincitori nell’essere stabilizzati. Esiste l’applicazione di questa misura? Molti insegnanti andranno in pensione, circa 35000: vengono presi i supplenti o quelli che hanno vinto il concorso?
“Quello che si poteva fare lo abbiamo già fatto: chi si poteva stabilizzare, è stato fatto. La norma prevede un certo limite di stabilizzazione: oltre un tot non si può andare. I concorsi sono vinti da chi sta sopra: se continui a scendere tanto vale fare il concorso”.
Daniele ci scrive. E’ inutile fare la coperta corta. Bisogna ingrandire la coperta, siamo ancora uno stato sovrano. Parla anche dei bit-coin. Quando si parla di stato sovrano pensiamo all’intervista al magazine tedesco di Borghi, suo collega nella Lega, a Capitol, dove parlava di un’uscita dall’euro per avere una sovranità monetaria.
“E’ una bufala galattica”.
Questa notizia riportata o ciò che ha detto Borghi?
“La notizia riportata, è una bufala galattica. Non è proprio nella lontana ipotesi, l’uscita dall’euro dell’Italia”.
Federico ci chiede: come è stato il rapporto con l’altro Vice Ministro Laura Castelli?
“Non semplice”, dice sorridendo.
Questo lo dice lei…
“Esattamente”.
E’ preoccupato della crisi economica della Germania? O è un’altra occasione per l’Italia per chiedere di più, se anche la Germania lo dovesse fare, naturalmente?
“Le medaglie hanno tutte due facce. L’interscambio che abbiamo con la Germania è il più grosso, è il paese con cui abbiamo più rapporti commerciali. Quindi se frena l’auto tedesca, frenano le aziende lombarde, venete, piemontesi, che forniscono componenti delle auto tedesche”.
Qual è il rovescio della medaglia? “Uno: che nonostante l’enorme frenata della Germania, l’Italia frena molto molto, molto meno. Significa che le nostre fantastiche piccole e medie imprese tascabili sono resilienti e flessibili nel cercarsi altri mercati. Il nostro sistema diffuso di piccole e medie imprese è più resistente rispetto a un sistema come quello tedesco, focalizzato in tre, quattro settori con grandi aziende. L’altro aspetto: in Germania dicono: Allora se c’è la crisi apriamo i cordoni della borsa e facciamo un po’ di deficit. Quindi non è così vero che l’equilibrio di bilancio porta sempre e solo la crescita. Certo, la porta se esporti. Quindi si basa su qualcun altro che ci perde. Una riflessione si impone a livello europeo”.
La prospettiva è presto spiegata: “Ci sarà una revisione di queste regole e per l’Italia è un’occasione: per noi il deficit per fare spesa di investimento è sano. E’ come se uno compra una casa e fa il mutuo. Certo: voglio vederti, che la paghi cash”.
Questa crisi come finisce? Quali sensazioni ha? Pare si vada in un accordo tra PD, 5 Stelle, LeU e Più Europa…
“Non è così scontato, che si faccia un governo. Sarebbe un governo con delle contraddizioni enormi. Che ne so?! Padoan ministro con la Castelli Vice Ministro, e Marattin altro Vice Ministro. Per voi giornalisti avreste da dire per una vita, un po’ meno i cittadini…”, afferma, con ironia.
“Perché è questa, la sostanza. Siccome servono un sacco di soldi, cose che la sinistra non può accettare: una Super-Patrimoniale. Attenti ai soldi sul conto corrente!”.
Qualcosa alla Amato? “E’ evidente. Un governo di questo tipo non potrebbe che fare questo”.