Pietro Bartolo, medico per 29 anni a Lampedusa: “La Open Arms? Era giusto farla sbarcare da noi…”
Pietro Bartolo, medico per tantissimi anni a Lampedusa, oggi europarlamentare, è intervenuto a Radio Cusano Campus Estate, per parlare della delicata questione dei migranti.
La soluzione della Open Arms: cosa cambia, tra sbarcare in Sicilia o in Spagna? Ha notizie diverse, vista la sua esperienza?
“La soluzione sembra sia quella di portarli con le motovedette, o con la stessa Open Arms, e mi sembra assurda perché fare questa traversata ancora, due, tre giorni di navigazione: quella migliore era farli scendere a Lampedusa. E poi, da lì, eventualmente, portarli in Spagna. Li abbiamo sempre fatti scendere in Italia, e poi li avremmo collocati in Europa. Non mi sembra una soluzione ideale, dopo tutti questi giorni di sofferenza, per l’equipaggio e per le stesse persone. Poi il fatto delle malattie”.
Sulle malattie ci sono state parecchie polemiche. Bartolo parla della sua esperienza di dotto in Medicina capace di assistere molti, tra i disgraziati, partiti dal loro paese alla volta dell’Italia: “Da medico una delle più pericolose malattie è il disagio psicologico, non solo una frattura, una broncopolmonite, un’infezione; l’autolesionismo, pensare al suicidio, cosa che è capitata. Queste persone dovevano farle scendere subito”.
Lei ne ha viste, di situazioni simili. Quanti anni è stato medico a Lampedusa?
“Per quasi 30 anni, 29 anni. Ho assistito tutti quegli sbarchi, assistendo allo sbarco di 350000, ho visitato tutte quelle persone. Quello che ho riscontrato, a parte il disagio del viaggio, e la disidratazione, l’ipotermia piuttosto che altre, quelle che io ho chiamato le ferite dell’anima. Grandi sofferenze. Immaginate il deserto, hanno vissuto delle sofferenze immani, violenze, torture. Poi il mare, e vivere così. Ma cosa aspettiamo, che muoiano tutti?”
Il Dottor Francesco Cascio, medico di Lampedusa, è finito nella bufera per aver smentito l’emergenza sanitario. Come è nata, questa polemica? Spero che facciano scendere i 107 migranti, ha dichiarato. Polemiche non ne vedo, su queste frasi…
“Non è solo i 20 giorni in mare. Il naufragio, vedere morire i parenti in mare, le sofferenze che hanno vissuto in Libia, gente che è scappata. Gente che già di suo ha un vissuto incredibile, e dover aspettare tutti questi giorni per scendere a terra. Cosa pretendiamo, veramente che si arrivi all’estrema conseguenza? Andavano fatti scendere immediatamente. E’ ovvio che questo governo non accetta questa emergenza. Il disagio psicologico è una delle cose più gravi. Nell’ultimo libro ho scritto la storia di Alì, un ragazzo che, per questo disagio psicologico, si è impiccato, così come altri”.
Lei è stato eletto europarlamentare e nel P.D. ci sono persone che prendono i voti, e tantissimi. Adesso che lei è in Europa, è vero che l’Europa, come racconta la Lega, o come pensa la maggior parte dell’opinione pubblica, è sorda, nei confronti di questa emergenza sanitaria?
“Non ha avuto una particolare attenzione anche se c’è una certa apertura: parecchi stati membri hanno dato la disponibilità, ad accoglierli. Io ho chiesto la Commissione Libia Libertà Civile, di cui sono il vice-presidente. Mi è stato anche dato il dossier sulla riforma del Trattato di Dublino, e su questo stiamo lavorando, e si arriverà a una conclusione. C’è un’apertura sia del Parlamento Europeo che della Signora Von Der Leyen, che è stata abbastanza rassicurante. Così riusciremo a strappare questa coperta che copre tutte le inefficienze e l’incapacità di questo governo, che copre tutto con il fenomeno della migrazione, non con il problema. Lo hanno fatto diventare loro, un problema”.
Non è un problema?
“Assolutamente. La più grande bugia per spaventare la gente è quella di un’invasione che non c’è”.
L’esponente europeo va nel dettaglio delle cifre: “I numeri non li ho mai contati ma per una volta danno ragione, e l’Italia è uno dei paesi nel quale ce ne sono meno di tutti: da noi meno di 3 per ogni 1000 abitanti, a Malta più di 20. Per me non è un’invasione! E poi tutte le altre bugie che sono state raccontate, che hanno tirato fuori l’odio, e siamo arrivati a questo punto. Credo che l’Europa sia abbastanza disponibile e arriveremo al Consiglio dei Ministri, ed è importante che al Consiglio dei Ministri si presentano tutti a votare quella legge. Cosa che invece non è stata fatta in passato perché la Lega non si è mai presentata. Da un lato chiede aiuto all’Europa e dall’altro quando l’Europa tende la mano non si presenta. Capisce bene che la gente dovrebbe sapere quale sia la verità”.