Infertilità in aumento anche tra i giovanissimi. Se ne parla in “Ogni favola è un sogno”, Graphe Edizioni, un testo che raccoglie storie scritte da coppie. L’obiettivo è di avvicinare i bambini al tema e creare sentimenti nuovi sull’argomento.
La fecondazione assistita
Intorno ai cinque anni i bambini vogliono sapere “come sono venuti al mondo, è l’occasione giusta per spiegare che esiste la fecondazione assistita e che non è niente di sterile, anzi è un percorso fatto di grandi sacrifici, desideri e amore – ha spiegato l’avvocato Matilde Percolla, presidente dell’associazione Strada per un sogno onlus – ci è venuta l’idea di un concorso dove tutte le persone potevano scrivere una favola, supportati da una grande scuola di scrittura creativa, che è la Holden di Torino. Hanno concorso tantissime coppie. Abbiamo successivamente associato le fiave a dei disegni realizzati da Eleonora D’Amico, e sono venute fuori le favole che spiegano che si può anche nascere così.”
Le paure dei genitori
Il tema è doloroso da accettare, per gli adulti, “c’è sempre una specie di paura che questo percorso possa non essere accettato dai figli – ha sottolineato l’avvocato Percolla – specialmente nelle situazioni in cui viene utilizzata la fecondazione eterologa, ma dimostra quanto è grande il bisogno d’amore e quanto sacrificio c’è dietro questo percorso.”
L’infertilità è una patologia
Esistono una serie di patologie la cui accettazione è un problema: causano vergogna, disprezzo sociale. “L’infertilità è una patologia, e al pari delle altre merita una cura. I tabù intorno a determinate problematiche sono incentivate da un messaggio sbagliato divulgato dai media – si è congedata così la presidente di Strada per un sogno onlus – vogliamo arrivare alle grandi televisioni e far sapere che la fecondazione assistita non è un capriccio delle cinquantenni, ma una patologia vera e propria, una problematica sociale.”