Elena Fattori, Senatrice M5S, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Mozione di sfiducia a Salvini? Potrei votarla, ci penserò. Non è un ministro del M5S e non tradirei neanche il mandato se votassi la sfiducia. La becera campagna elettorale perenne di Salvini è un male per gli italiani. Lega si chiede cosa ci fa il M5S al governo? Bisognerebbe chiedere alla Lega cosa ci fa al governo col M5S, dato che siamo noi ad avere la maggioranza. Io questa esperienza di governo con la Lega l’avrei chiusa subito. Tav? Continuo ad essere contraria. E’ una questione che a noi 5 Stelle sta molto a cuore, non credo finisca qui”

La Lega dice: ‘Se M5s contrario alla Tav, cosa ci fa al governo?’

 “La domanda bisognerebbe farla alla Lega visto che noi abbiamo la maggioranza dei parlamentari quindi sono loro che dovrebbero chiedersi che ci stanno a fare al governo col M5S. E’ chiaro che ci sono tante divergenze, ma esiste un governo che risponde al Parlamento, bisognerà fare un lavoro parlamentare più intenso di quello che si è fatto fino ad ora. Parole Salvini contro Conte? Non sono una sorpresa. Nel caso della Diciotti Salvini disse al Fico: stai attento che chi ha fatto il presidente della Camera non ha fatto una bella carriera. Quindi non è una modalità nuova, Salvini fa sempre campagna elettorale, purtroppo non sta facendo il bene degli italiani. La campagna elettorale becera perenne di Salvini è un male per gli italiani. Io questa esperienza di governo con la Lega l’avrei chiusa subito”.

Potrebbe votare mozione di sfiducia a Salvini presentata dal PD?

 “Questa è una domanda interessante, ci penserò –ha dichiarato Fattori-. Non è un ministro del M5S e non tradirei neanche il mandato se votassi la sfiducia”.

Sul Tav

 “E’ un brutto colpo. Tutti noi siamo stati a Chiomonte e abbiamo visto lo scempio di quest’opera inutile e costosa. E’ una questione che a noi 5 Stelle sta molto a cuore, non credo finisca qui. Io continuo a sostenere che è un’opera vecchia, senza prospettiva, che favorisce solo i cementifici”.

Sul mandato zero

 “Io non ho votato su Rousseau perché non era un’assemblea degli iscritti, non era un voto assembleare, mancando la possibilità di scegliere l’ordine del giorno. Il mandato zero non prevede la ricandidatura dei parlamentari, quindi se non ci sono altre deroghe, il mandato zero vale solo per alcuni consiglieri comunali. Però viste le deroghe fatte finora non escludo se ne faccia un’altra per i parlamentari”.