Stress da partenza: come lo stress da rientro è un momento che può angosciare i vacanzieri. Tra le infinite complicazioni psicologiche dell’umano, alcune paradossali, c’è anche la tristezza da vacanza. Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus, con Maria Tinto, psicologa.

Fermare i pensieri per ridurre lo stress da vacanze

“Per fortuna, non tutti vivono la partenza per le vacanze allo stesso modo. Partire coi bagagli colmi di ansie non aiuta a stare sereni durante il periodo di ferie – ha osservato Maria Tinto – manteniamo il pensiero in attività e ci sentiamo stressati, ansiosi, emotivamente provati. La mente rimandando continuamente a situazioni di disagio non ci mette nelle condizioni di partire con buone intenzioni.”

Chi ne soffre?

Stress da partenza: chi ne soffre? “Le donne. Sono le mamme che si fanno maggiormente carico dell’organizzazione della partenza, specialmente se hanno bambini piccoli. Organizzare tutto è un’impresa: pianificate con anticipo – ha sottolineato l’esperta – bisogna portarsi una dose di rilassatezza, a prescindere dall’esito della vacanza stessa: dev’essere un momento di relax, un momento per ritrovare certe intese. Paradossalmente, molte coppie al rientro dalle vacanze si lasciano. Si arriva a questo periodo dell’anno come alla prova del nove. Ricordo di aver avuto una paziente che non partiva se non verso un luogo con un ospedale a due passi: è la cosiddetta profezia autoavverantesi.”

Le cause

All’origine della condizione inquieta dei vacanzieri c’è “il cambiamento da affrontare. Partendo, andremo in un luogo nuovo dove incontreremo nuove persone, e passeremo il tempo in spazi diversi. Siamo prossimi a vivere situazioni nuove e il nostro organismo deve adattarsi. Non dimentichiamo che lo stress è anche un momento di crescita personale – si è congedata Maria Tinto – un momento di prova che il più delle volte ci porta a riuscire nell’obiettivo, o a perseverare.”

 

 

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