Perversioni soft: secondo i dati molti uomini hanno una particolare tendenza verso il voyeurismo. E le donne? Sono ugualmente inclini a questa perversione? Ne ha parlato la Dott.ssa Serenella Salomoni a Un Giorno Da Ascoltare, nella rubrica Quello Che le Donne non dicono.

L’uomo e la sua inclinazione al voyeurismo

“Fino a poco tempo fa tutte le perversioni erano prettamente maschili: da qualche tempo a questa parte anche le donne sono diventate inclini a fare nuove esperienze “particolari”. Il voyeurismo fa parte di quelle che sono chiamate le perversioni soft e in effetti la sessualità maschile è sempre stata improntata sull’aspetto visivo, è una cosa che attira ma non è esagerata quindi mettere insieme l’aspetto visivo e l’avere vicino una compagna che guarda, attrae l’uomo ancora di più. Le perversioni soft vanno bene se sono realizzate una volta ogni tanto e se il rapporto sessuale con l’altra persona funziona bene, quando la situazione non è più controllabile invece c’è qualcosa che non va: se non si riesce a fare più sesso e quindi a provare anche eccitazione senza attuare queste piccole perversioni allora vuol dire che il rapporto è “malato” e bisogna andare un po’ più a fondo alla questione.

Le perversioni soft

“Ci sono molte perversioni che, al giorno d’oggi, vengono realizzate anche dalle donne, basti pensare a tutte quelle persone che vanno a vedere uno streap tease maschile, ad esempio… Ci sono donne che amano l’uomo glabro per esempio oppure quelle a cui piace fare sesso con un uomo vestito da donna una volta ogni tanto.

Il porno è l’emblema delle perversioni soft: ci sono coppie che amano guardare questo genere di film in coppia, altre persone che preferiscono guardarli in totale solitudine e comunque sono molto apprezzati anche dall’universo femminile… Se anche i film porno, come tutte le altre perversioni soft vengono messe in pratica una volta ogni tanto, se rimangono episodi controllati, va tutto bene, altrimenti si rischia di sfociare nella dipendenza.”