Anagrafe nazionale vaccinale: i genitori tirano un sospiro di sollievo. Il prossimo 10 di luglio non sarà più data spartiacque.

Una nota congiunta del ministero della Pubblica istruzione e del ministero della Salute ha precisato che, essendo stata attivata l’Anagrafe nazionale vaccinale, i genitori non hanno più l’obbligo di presentare alle scuole, entro domani, mercoledì 10 luglio, la documentazione attestante lo stato vaccinale dei propri figli. L’attivazione dell’Anagrafe nazionale vaccinale consentirà, d’ora in avanti, il dialogo diretto tra Asl e istituti scolastici.

Il lavoro dell’Anagrafe vaccinale consente alle Asl di conoscere già quelle che sono le situazioni irregolari e alle istituzioni scolastiche potranno provvedere a richiedere i documenti eventualmente mancanti ai genitori. Questi ultimi avranno a loro volta dieci giorni di tempo per portarli a scuola.

“Per le famiglie- sottolinea il dottor Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps-Societa’ italiana di Pediatria preventiva e sociale- il nuovo anno scolastico inizia sotto i migliori auspici, in quanto viene eliminato il rilevante carico della ricerca dei documenti attestanti lo stato vaccinale. Inoltre, considerando che la scuola ospita numerosi bimbi che non possono essere vaccinati, viene confermata la validità delle misure introdotte con la legge 31 luglio 2019, numero 119. Per noi pediatri è della massima importanza che non venga scalfito l’ombrello protettivo realizzato dalla legge vigente, e che non sia compromesso l’incremento delle coperture vaccinali che si sta ottenendo”.

“Non bisogna abbassare la guardia- aggiunge il professor Luciano Pinto, Sipps Campania- nei primi 5 mesi del 2019 sono stati segnalati 1.096 casi di morbillo, di cui 79 in bambini di età da 1 a 5 anni e 42 in età inferiore a 1 anno: quanti di questi frequentavano un asilo nido o la scuola dell’infanzia? Inoltre, nello stesso periodo sono stati segnalati 25 casi tra operatori scolastici, tutti non vaccinati, ad eccezione di 1. Il 6 settembre 2017 è entrato in vigore l’obbligo di autocertificazione della propria situazione vaccinale anche per questa categoria, oltre che per gli operatori sanitari e socio-sanitari: bisogna ricordare a chi è a contatto con bambini nelle prime fasi di vita, che è a rischio sia di contrarre patologie infettive tipiche dell’infanzia, che di essere veicolo di infezione e che, pertanto, il vigente Piano nazionale Prevenzione vaccinale 2017-2019, raccomanda per lui tutte le vaccinazioni a copertura delle patologie tipiche dell’età infantile”.

“È necessario- conclude il dottor Di Mauro- dare una maggiore visibilità e forza all’attuale raccomandazione: la Sipps, che da anni conduce campagne di informazione per le famiglie in collaborazione con l’A.Ge.-Associazione genitori italiani, a partire dall’anno in corso estenderà questa attività anche agli operatori scolastici, nel loro interesse e nell’interesse dei bambini che vengono affidati alle loro mani esperte”.