Binario 95 è un centro di accoglienza attivo in tutta Italia, 365 giorni all’anno. A Roma si trova in Via Marsala 95, da qui il nome. Ospita circa sessanta persone senza fissa dimora al giorno; Alessandro Radicchi è uno dei collaboratori, una di quelle persone che mette positività solo con la propria voce. Lo abbiamo rintracciato per farci spiegare tutto di Binario 95 e del nuovo progetto Villaggio 95 che prevede la realizzazione di orti sociali.

Binario 95

“Occorre pensare di più e mettersi nei panni di quelle circa 50 mila persone in Italia e circa 16 mila a Roma che si svegliano e non sanno dove si trovano, senza una casa, senza una speranza né un futuro certo; gente che si sveglia ai bordi delle strade, sui marciapiedi o magari in un centro di accoglienza… Quello che fa Binario 95 è cercare di dare una speranza a tutte quelle persone che pensano di averla persa e come lo fa? Realizzando dei servizi per persone emarginate, ridando loro la possibilità di svegliarsi sotto un tetto, la possibilità di lavarsi la mattina, di vivere con altre persone e ritrovare quello che nella loro vita hanno perso quindi amore, vicinanza, sensibilità e magari anche un lavoro. I locali sono concessi da Ferrovie dello Stato in comodato gratuito e abbiamo una rete nazionale di altri 17 centri nelle stazioni ferroviarie che fanno la stessa cosa.”

Villaggio 95

“Nel caso di Villaggio 95 è avvenuto quasi un miracolo: le persone senza fissa dimora di Binario 95, grazie anche alla concessione di un terreno dei Gesuiti, hanno regalato agli abitanti del IV e del V Municipio, zona Casal Bertone, un terreno di un ettaro dove sono stati realizzati 28 orti sociali in cui i cittadini possono recarsi, piantare i propri ortaggi ma soprattutto possono farlo insieme alle altre persone tra cui i nostri ospiti ma anche altre persone di Sant’Egidio o della Caritas perché è fondamentale condividere anche queste piccole cose, soprattutto per quelle persone che non hanno più un futuro o una speranza di una vita migliore.”