Tagli al sostegno, il Miur smentisce. Ciraci: “Dal Governo solo palliativi”.

“Nulla di vero in merito al presunto ‘taglio’, riferito da alcune testate di stampa, di 4 miliardi in tre anni alla scuola. Per mera convenzione contabile, la spesa per gli stipendi del personale docente e Ata a tempo determinato e’ iscritta solo per il primo degli anni scolastici interessati dal bilancio triennale. Per questo una lettura superficiale del bilancio potrebbe dare l’impressione che vi siano ‘tagli’ all’istruzione, in particolare per il sostegno che, come noto, e’ assicurato anche da un elevato numero di docenti ‘in deroga’, cioè assunti a tempo determinato. In realtà, non vi e’ alcuna riduzione di risorse. Tutti gli studenti con disabilita’ saranno, come sempre, affiancati, in classe, da un docente di sostegno, sia quest’anno sia nei prossimi”. E’ quanto dichiara il Miur in una nota dopo aver appreso delle numerose notizie riguardo ad una lettura della legge di bilancio che conduceva tutti alle medesime conclusioni:

4 miliardi in meno per la scuola secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2019 approvata a dicembre 2018. Si passa da 48,3 a 44,4 miliardi nel giro di tre anni, con una riduzione delle risorse sia per l’istruzione primaria (da 29,4 a 27,1 miliardi di euro) che per quella secondaria (da 15,3 a 14,1 miliardi). In particolare ad essere colpita è la riduzione dei fondi per gli insegnanti di sostegno, un miliardo nel ciclo primario, 300 milioni in quello secondario.

Ernesto Ciraci, presidente Misos, associazione che difende i diritti dei docenti di sostegno, ribatte:

“Le azioni messe in campo dal Governo sono in totale contraddizione con la continuità didattica, che se ben ricordo era un vostro obiettivo del contratto, in primis avete per la seconda volta consecutiva approvato le assegnazioni provvisorie sul sostegno ai non titolati, che rappresenta l’antitesi della continuità didattica, aggiungo nell’ipotesi di contratto non vengono menzionati per accantonamento posti nemmeno i 14.000 del IV ciclo corso di specializzazione sul sostegno, non è stata trasformata nemmeno una cattedre in deroga o comunque in organico di fatto sul sostegno nella scorsa Legge di bilancio, infatti i posti al Sud Italia sono irrisori e davvero miseri per le immissioni a ruolo 2019 sul sostegno, avete escluso dal concorso straordinario infanzia primaria gli specializzati infanzia e primaria perché non possedevano il requisito di servizio, ma credo che dopo una lunga e faticoso percorso formativo con selezioni in entrata e in uscita con 24 esami , 300 ore di lezioni, tirocini diretti e indiretti sarebbe stato il minimo ammetterli. Sull’emergenza sostegno scolastico tutto ciò che è stato messo in atto dal governo sono palliativi”.