Come diventare Data Analyst? È una delle query di ricerca più digitate sul web. Scopriamo chi è e cosa fa l’analista dei dati.
La figura professionale del Data Analyst è molto ricercata sul mercato del lavoro. Costui esplora, analizza e interpreta i dati, creando report da comunicare e soprattutto utili per i piani strategici e decisionali di una azienda.
Nel 2018, il Data Analyst era presente nel 56% delle grandi aziende italiane e si prevede che la percentuale raggiungerà il 75% entro la fine del 2019.
Un Data Analyst, generalmente, proviene da studi economico manageriali. Per acquisire ulteriori competenze, questi professionisti conseguono un master universitario.
Master Data Analyst
Perché è necessario fare un master? Per il noto learning by doing, cioè non si smette mai di imparare quindi è necessario fare, investire sulla formazione e il proprio futuro.
L’Università Niccolò Cusano ha attivato il Master Data Analyst, un master universitario di primo livello rivolto a neolaureati di statistica, informatica, ingegneria, economia.
Il Master Data Analyst Online si svolge tramite la piattaforma d’Ateneo attraverso lo studio di video lezioni, materiale fad, verifiche di autoapprendimento. A fine percorso, i discendi dovranno sostenere la discussione della propria tesi nel campus Unicusano a Roma.
Argomenti trattati durante il Master Data Analyst Online saranno:
1. Elementi di economia aziendale
2. Fondamenti e Tecniche di Business Intelligence
3. Big Data
4. Web Data Analytics
5. Customer & Marketing Analytics
6. Statistica e analisi dei dati
7. Project Management
8. Progettazione di un piano di analisi: BI Analysis, Text Analysis, Sentimental Analysis
9. Realizzazione della presentazione delle analisi
10. Project Work finale
Il costo del master è pari a 2.300 euro e si può pagare in ben 4 rate. Per i laureati in Statistica, Economia, Informatica e Ingegneria è previsto uno sconto sulla quota di iscrizione.
Per maggiori info, puoi compilare i campi del modulo web con i tuoi dati qui e riceverai una telefonata informativa dai consulenti dell’Ateneo.
***Articolo a cura di Michela Crisci***