A partire dalla seconda metà del Novecento, la comunicazione è diventata oggetto di interesse di numerosi studi. Il termine comunicare, dal greco koinè (partecipo) e dal latino comunico (metto in comune), sottende uno scambio che interviene sul mutamento sociale.
“Ogni forma di comunicazione tende ad anticipare o a mutare un atteggiamento”.
Il processo di comunicazione ha un duplice obiettivo:
– Trasmette l’informazione al destinatario affinché costui decodifichi e interpreti il messaggio veicolato
– Instaurare una relazione tra emittente e destinatario
Una duplice finalità che si esplica attraverso tre vettori:
– Sistema verbale: Gli individui comunicano attraverso il linguaggio verbale. Ogni lingua è costituita da un codice (sistema di segni) e da una grammatica (sistema di regole che consentono di comporre in modo corretto i segni). Il canale di comunicazione verbale è costituito dalle parole.
– Sistema paraverbale: Segnali vocali non verbali (ad esempio, risate, sospiri, sbadigli ecc). Tali elementi, in associazione al linguaggio verbale, possono contribuire alla definizione dei significati, fornire informazioni sullo stato cognitivo ed emotivo. Il paraverbale è inerente alla modalità “vocale” con cui un contenuto verbale viene espresso e, a differenza del primo, rappresenta da solo circa il 38% di tutta la comunicazione.
– Sistema non verbale: i segnali inviati in modo intenzionale o non intenzionale dal nostro corpo come gestualità, sguardi, mimica facciale, abbigliamento, ecc. Il 55% delle informazioni che colpiscono il nostro interlocutore sono proprio trasmesse tramite i segnali del corpo.
La comunicazione interpersonale sfocia poi in quella sociale con i mass media che influenzano l’opinione pubblica.
Comunicazione e Mass media
I primi mass media furono i giornali: nati nel ‘700 come pamphlet (breve pubblicazione con intento polemico o satirico), divengono quotidiani a partire dal XXIX secolo. L’avvento della radio, del cinema e della televisione ha ridotto la loro influenza. In particolar modo, l’avvento della TV ha rappresentato il più importante sviluppo mediatico del XX secolo.
Da alcuni decenni, la rivoluzione comunicativa, dovuta alla globalizzazione e ad internet, ha portato ad un imperialismo mediatico: i paesi industrializzati si trovano in una posizione dominante nella produzione, diffusione e controllo delle informazioni.
La gestione della comunicazione attraverso i mass media diventa dunque di fondamentale importanza.
A tal proposito, l’Università degli Studi Niccolò Cusano ha attivato il Master di I livello in “Economia e Management della Comunicazione e dei Media” afferente alla Facoltà di Economia. Il Master universitario della Cusano nasce con lo scopo di formare professionisti esperti nella progettazione, ideazione e gestione di progetti multimediali per la comunicazione. Una occasione per analizzare e dirigere le attività di comunicazione, sia tradizionale che innovativa, in qualunque organizzazione (privata, pubblica, profit e non).
Il master è svolto a distanza, ad eccezione della discussione della tesi che si terrà nel campus universitario a Roma. Essendo un master di primo livello è richiesto il diploma di laurea per poter accedere al corso di studi. Per maggiori info su costi e programma didattico, compila il form e sarai ricontattato da un consulente della Niccolò Cusano.
***Articolo a cura di Michela Crisci***