Novità libri 2019. Tra i libri di autori emergenti da leggere assolutamente quest’anno, vi segnaliamo L’anno del Drago.

Libri 2019: L’anno del Drago

Nella cultura cinese, il drago è una figura mitologica che rappresenta l’onnipotenza, oltre ad essere l’elemento che identifica l’imperatore; e per associazione, coloro che sono nati nell’anno del drago hanno carisma, fortuna, sicurezza, ambizione e sono dotati di grande intelletto. E proprio su questa scia si colloca Riccardo Castellani, autore di L’anno del Drago, nuova opera pubblicata nella collana Relax di Edicusano. L’autore non si è fermato a nessun ostacolo, anzi con determinazione e talento ha iniziato la sua avventura in Cina. Una partenza travestita da fuga, ma che si rivelerà una rinascita interiore.

“Nessuna fretta. Nessun pensiero frenetico ad occuparmi la mente, libero di vivere ogni attimo. Questo è l’inizio della mia avventura.” – tratto da  L’anno del Drago.

L’anno del Drago è un racconto da una duplice anima: ironica e romantica. Un manuale per tutti gli amanti dei viaggi, per chi è partito senza certezze, per chi desidera lasciare la monotona quotidianità e avventurarsi nel non noto. L’anno del Drago descrive due lunghi anni, sotto forma di diario, trascorsi in Cina.
Un’ottima lettura per sognare ma anche per prendere spunto se desiderate viaggiare verso nuove terre inesplorate. L’opera è acquistabile su edicusato.it, al seguente link, sia in versione cartacea che e-book.

Autori emergenti: nuovi scrittori da scoprire

La casa editrice Edicusano è in cerca di scrittori esordienti. La collana Relax, infatti, accoglie romanzi e racconti per il vasto ed eterogeneo pubblico di lettori. Grazie al “pubblica con noi”, gli autori emergenti possono inviare le loro opere inedite ad una commissione esaminatrice che, qualora ne riconosca il talento e l’originalità, provvederà a pubblicare l’opera gratuitamente (cioè senza nessun costo per lo scrittore).

Tra gli autori emergenti della collana Relax, c’è anche lo scrittore piacentino Riccardo Castellani. Lo abbiamo intervistato per voi.

Intervista all’autore Riccardo Castellani

Riccardo Castellani è un viaggiatore professionista con un curriculum ricco di esperienze all’estero. Un nomade nel cuore, in cerca della sua dimensione ideale. 

Cosa ti ha spinto a scrivere “L’anno del drago”

Ho sempre con me un diario di bordo durante i miei viaggi, una sorta di scatola nera, dove annoto riconsidero ed elaboro gli avvenimenti giornalieri. Il libro è un estratto dei diari di quegli anni cinesi.

Curiosità: perchè hai scelto questo titolo per la tua opera? 

L’anno in cui atterrai in Cina, per la prima volta, fu l’anno del drago d’acqua rispetto al feng shui cinese. Il punto di partenza della mia avventura coincide così con il punto di partenza dell’opera.

L’anno del drago può essere definito un manuale per chi desidera intraprendere un viaggio; sprona tutti coloro che sono in bilico sia ad abbandonare i timori iniziali pre partenza sia a lasciare le proprie certezze. Quali certezze hai lasciato in Italia per affrontare questo viaggio? 

Non c’erano certezze. Ci abituiamo a veder ripetersi quotidianamente gli stessi eventi nella nostra vita e li definiamo con il nome di certezze, ma nulla rimane invariato per sempre. La sicurezza dell’immobilità è un eredità concessa a pochi, per tutti gli altri instabilità ed incertezza sono compagni di viaggio inseparabili. All’inizio spaventano, ma se portati all’estremo diventano ragione di vita. Un amico, convinto backpackers australiano, un giorno mi disse ‘ormai non mi lego più a nulla, perché dovrei, oggi lavoro in questo bar ma se domani mattina volessi partire per visitare la prossima città, chiudo lo zaino e parto’. Follia o vera libertà, ad ognuno la sua risposta.

Avevi la pace/serenità nel cuore? 

La pace e la serenità sono, nella mia esperienza, distribuiti a brevi impulsi nella vita.

Perché la scelta della Cina come meta per cambiar vita? 

Quando fu il momento di partire mi chiesi ‘quale economia trascinerà il mondo nei prossimi 5/7 anni permettendomi di mangiare’. La Cina fu la risposta alle mie ricerche. 

Coniugare la passione per i viaggi con quella per la scrittura… semplice coincidenza o necessità di catarsi? 

Ho sempre scritto a partire dai 15 anni, inizialmente aforismi o trasformazioni in storie fantastiche di ciò che mi accadeva nella vita, rielaboravo la realtà; ma la fantasia compensava la realtà. Dal momento della mia partenza, la realtà ha semplicemente sbalordito la fantasia. La realtà crea storie al di fuori di ogni immaginazione e, da quanto ho visto fino ad ora, nulla è impossibile. 

***Articolo a cura di Michela Crisci***