Lorenzo Croce, presidente di Aidaa (associazione italiana in difesa degli animali e dell’ambiente) interviene ai microfoni di Un Giorno da Ascoltare per parlare del fenomeno dell’abbandono di animali domestici che come ogni estate si ripresenta puntualmente con numeri in costante crescita.

I casi di abbandono

“Sono in aumento i casi di abbandono oltre di cani, anche quelli di gatti e tartarughe di acqua che spesso vengono poi portate all’interno dei parchi cittadini dandoci l’illusione di trovarci di fronte ad animali messi appositamente dall’amministrazione comunale delle varie città mentre invece sono state portate da persone che se ne volevano liberare. I casi di abbandono dei cani sono stabili, sta aumentando il randagismo e poiché questi animali sono senza microchip e non sterilizzati, prolificano e ciò fa sì che il fenomeno sia in espansione soprattutto nelle Regione del Sud Italia in cui ci sono talmente tanti casi da non capirne l’andamento: al Centro Italia invece, rispetto a qualche anno fa, stanno aumentando i casi di abbandono. Unico tassello positivo in questi numeri tristi, se così possiamo definirlo, è il fatto che si abbandona di più avanti ai canili e ciò fa sì che le persone preposte se ne occupino all’istante, evitando che il cane o il gatto vada in giro a rischiare la propria vita.”

Cani in catene e animali rinchiusi nel balconi

In Italia abbiamo oltre 500.000 cani tenuti alla catena, e almeno altri 700.000 che vivono in maniera quasi perenne sui balconi, spesso stretti, e che con l’arrivo dell’estate si moltiplicano le segnalazioni di cani lasciati sotto al sole sui balconi anche a 40 gradi e senza alcun riparo. Se si vede un caso del genere bisogna chiamare i vigili ma non ci sono le ordinanze che consentano di multare queste situazioni quindi si è a punto e capo: bisogna inasprire le pene e consentire di multare chi tratta i cani in questo modo.”