Smile Amici di Ilaria, meravigliosa esperienza motoria

A Radio Cusano Campus è intervenuto Agostino Sera, che vive la quotidianità dei progressi da costruire e verificare, per la figlia, alla quale è intitolata l’associazione Smile Amici di Ilaria, ospite al”Benito Stirpe”

 

Quando lo Sport può diventare un veicolo, anzi, “IL” veicolo, per ricordare l’importanza delle persone meno fortunate, occorre fare una battaglia culturale tutti assieme. Durante la scorsa settimana, un manto erboso che ha vissuto per due anni, negli ultimi tre anni, la Serie A di Calcio, quello di Frosinone, un gruppo di volontari e l’Associazione Smile Amici di Ilaria, si sono prodigati per verificare i progressi motori di ragazzi e ragazze con disabilità e alcune disfunzioni. Ha raccontato tutto a Radio Cusano Campus Agostino Sera, che guidava la giornata basata sulla sensibilità, da esprimere come in una splendida orchestra.

L’intervista – Al “Benito Stirpe ” di Frosinone, hai organizzato, insieme all’UniCusano una splendida iniziativa, per i ragazzi che devono essere sostenuti non periodicamente, ma sempre. Tutto con l’Associazione Smile Amici di Ilaria Raccontaci tutto.

“Abbiamo sviluppato un progetto, che riguarda bambini con disabilità, sindrome di down o autismo. Da sette mesi svolgono questa attività motoria e li abbiamo portati allo Stirpe, a fare attività insieme a Sammarco, giocatore del Frosinone”.

Hanno bisogno sempre di assistenza, non periodicamente…

“Ci siamo detti, perché non fare un progetto per questi bambini, dopo l’orario scolastico? Una Scuola Calcio integrata, siamo giunti ad un obiettivo in cui i ragazzi fanno attività motoria e ludica. Ringrazio la Dottoressa Saggiomo dell’UniCusano, per la sua sensibilità e umanità. Ho trovato delle persone magnifiche, all’interno dell’università”.

La tua iniziativa vive di amore per questi ragazzi, anche per farli migliorare a livello motorio; non semplice questo processo.

Agostino Sera va nel dettaglio: “Sono ragazzi speciali. Abbiamo regalato loro questa gioia. Ci vuole tanta forza e sensibilità, tanti genitori non vogliono che i figli vengano a fare attività, forse purtroppo per vergogna”.

Le vergogne sono altre: chi spaccia, chi ruba, chi fa le rapine…

“Questi tipi di problematiche le trovi in questi genitori. Ma è una cosa buona, ti senti più sollevato, per questi ragazzi”.

Va ringraziato anche il Frosinone Calcio

“Certo. Sono loro gli artefici di questo progetto, senza questa società dietro, sarebbe difficile realizzarlo”.

Progetto a respiro nazionale, preso anche da altre parti, come spunto.

“Il Venezia è interessato, anche se è impegnato con il play-out. Anche la tifoseria ed Evans Soligo avrebbero voglia di partecipare”.

Anche nelle curve, a Terni e da altre parti, sono state fatte raccolte di aiuto. Quali, le prossime iniziative?

“La mentalità in curva è cambiata rispetto a prima. Penso ai tifosi di Frosinone, Terni, di Roma e Lazio: si portano avanti discorsi sui disabili. Fare un progetto a Frosinone, con l’Università Cusano, molto accurato, grazie alla Professoressa Gloria Perfetto. Un altro lo stiamo facendo a Sora, con la famiglia Cirelli”.

Il Sora, la Juventus del centro-sud, a livello dilettantistico, si è prestato, a questa splendida iniziativa.

“Quest’anno li abbiamo portati sotto la curva, anche contro il Milan. 20000 persone che li applaudivano, è stato bello. Smile nasce per Ilaria, mia figlia, che ha una disabilità grandissima. Mi ha portato a realizzare tutto ciò”.

Il percorso, sulla strada dell’assistenza, in favore dei ragazzi e delle loro famiglie, è ancora lungo. Se si lavora di squadra si semina del bene. E sarà ancora il migliore, tra i gol che un essere umano possa mettere in porta, con la sua compagine.

Testo raccolto dal radiocronista Giulio Dionisi