La Cenerentola, di Gioacchino Rossini, è pronta per la messa in scena a partire da questa sera, alle 19, appuntamento riservato ai minori di 26 anni. Lo spettacolo con la regia di Emma Dante vi aspetta al Teatro dell’Opera, fino al 13 giugno. Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus, col maestro Stefano Montanari, direttore d’orchestra. 

Il famoso dramma a lieto fine è una buona occasione per avvicinarsi all’opera, conoscere un modo di fare teatro fortemente radicato in Italia. In occasione de La Cenerentola è previsto un cast internazionale, quindi per gli artisti diventa una ricca occasione di confronto.  

Le caratteristiche dello spettacolo

“La Cenerentola è un’opera divertente, scritta in maniera formidabile da Gioacchino Rossini che amava i virtuosismi e mettere alla prova sia i suoi cantanti che l’orchestra – ha osservato il maestro Stefano Montanari – la leggerezza è l’aspetto più difficile da mettere in scena. I crescendi rossiniani sono tutto quello che ricordiamo della sua scrittura. La sua è una musica con tante sfumature, ricca di dettagli è una partitura impegnativa dove è necessario lasciare spazio ai cantanti.”

Il primo debutto dello spettacolo risale al 1817, al Teatro Valle, è una performance con una storia importante alle spalle, uno “spettacolo universale che negli ultimi decenni ha avuto sempre più spazio. Il direttore d’orchestra deve capire l’idea che viene dalla regista o dal regista, portare avanti un lavoro congiunto e capire che ci sono delle regole da rispettare – si è congedato così il direttore d’orchestra Stefano Montanari – per ogni opera non è male scegliere personalità o caratteristiche vocali anche diverse, in questo caso abbiamo voluto seguire la strada della bellezza, delle caratteristiche vocali. In La Cenerentola ogni personaggio ha un ruolo ben determinato: è un cast con caratteri e personalità forti.”

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