La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha stilato cinque regole su come educare i bambini all’approccio con il telefonino. Regole che trovano ragione nell’avvicinarsi del periodo estivo e che vede quindi i più piccoli liberi e con meno tempo.

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha stilato cinque regole per educare i bimbi alle tecnologie digitali

La Sipps ne ha discusso a Cava de’ Tirreni nel corso della presentazione dell’ultimo libro di Mena Senatore dal titolo “Bambini digitali, L’alterazione del pensiero creativo e il declino dell’empatia”. Secondo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale bastano cinque accorgimenti per evitare che i bambini si isolino con il cellulare. E’ necessario favorire il movimento, la socializzazione e le attività di gioco che prevedono un’interazione diretta. I centri estivi, svolgono in questo senso un’azione di forte contrasto all’isolamento.

E’ di primaria importanza rispettare la durata fisiologica del sonno, sorvegliare il regime alimentare e regolamentare l’utilizzo di smartphone, tablet, computer, videogiochi e televisione. Le vacanze estive si configurano come una grande occasione per i più piccoli per riscoprire il piacere di relazionarsi e confrontarsi con il prossimo. Lo sport invece resta sempre un’ottima medicina contro la noia e contro il desiderio di rifugiarsi nella tecnologia digitale. In ogni caso la Sipps raccomanda che ai bambini al di sotto dei due anni non sia consentito l’accesso agli smartphone. E’ chiaro che l’uso del digitale dev’essere prettamente di tipo ricreativo, stando bene attenti a non somministrare immagini e contenuti violenti ai bambini.

Secondo la SIPPS, i bambini di età compresa tra uno e quattro anni dovrebbero praticare almeno 180 minuti di attività fisica ogni giorno, dei quali un’ora di intensità moderata-vigorosa nei bambini tra i tre e i quattro anni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, invece, invita inoltre a ridurre il più possibile la permanenza davanti a uno schermo.

                                                                                                                                         fonte DIRE