Parte il 29 maggio e si protrarrà fino al 9 giugno la terza edizione della video installazione Reaction Roma in programma al il Museo d’Arte Contemporanea di Roma (Macro Asilo).

Reaction cambia la prospettiva sui territori urbani portando anche nell’arte le tecnologie più all’avanguardia

Si tratta di una manifestazione innovativa e che guarda alle nuove tecnologie come strumento primario di produzione artistica. Infatti, Reaction Roma raccoglie materiali audiovisivi girati con smartphone e condivisi su internet dai romani e da chi vive e attraversa la città. Il fine ultimo è quello di illuminare diversi punti di vista e dare così spazio ad una visione collettiva ma pur sempre relativa. Reaction cambia la prospettiva sui territori urbani portando anche nell’arte le tecnologie più all’avanguardia. Il web viene usato per modificare la realtà e portarla fuori del web, creando connessioni reali.

Reaction non è altro che una videoinstallazione collettiva che con lo sguardo di un progetto artistico dal notevole impatto social. Un contenitore di punti di vista differenti che dà visibilità a immagini normalmente non osservate. Non a caso i contributi delle videoinstallazioni sono realizzati da gente comune che attraverso la loro visione hanno restituito, in questi anni, un’immagine di Roma inedita e in continua evoluzione.

L’edizione di quest’anno sconfina e racconta la città principalmente attraverso le immagini di Ostia. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione con il Teatro del Lido che ha sostenuto il progetto e lo ha promosso sul territorio del litorale romano. Mercoledì 29 maggio, alle ore 18, nella sala Media del Macro, ci sarà l’incontro inaugurale dell’installazione. Durante l’incontro quale verrà consegnato il Premio Reaction Roma 2019 al video più significativo di questa edizione. Reaction, ideato dal regista Pietro Jona, è un progetto patrocinato dalla Regione Lazio e dall’assessorato alla Crescita culturale della città di Roma.

                                                                                                                                                           fonte DIRE