Giuseppe Gervasi, vicesindaco di Riace torna a parlare ai nostri microfoni in merito al boom di voti ottenuti dalla Lega nel suo Comune, in cui ha raggiunto più del 30% di preferenze.

Accanimento mediatico

“La verità può dirla solo chi vive a Riace, non i giornali e tutti i media che si sono accaniti contro di noi in questi giorni. Qui ancora si convive pacificamente e quando si parla di Riace, bisogna avere il coraggio di venire a Riace e vedere quello che è successo negli anni dove effettivamente la convivenza era pacifica. Se adesso è tutta cenere vuol dire che è successo qualcosa e non è di certo colpa degli abitanti del paese se tutto è andato in fumo. Riace e Lampedusa sono lo specchio di quello che è accaduto a livello nazionale.”

Su Matteo Salvini

“Di recente Salvini ha dichiarato che i calabresi gli chiedono un lavoro quando lo incontrano e non di avere gli immigrati sotto casa. Io non so quali calabresi ha incontrato; è naturale che tutti chiedono un lavoro ma è naturale chiedersi il perché i calabresi chiedono un lavoro e non è di certo colpa dei migranti se il lavoro non c’è: se però si lancia di continuo questo messaggio, è chiaro poi che in un paese come Riace si riesca a spopolare. In Calabria il lavoro c’era, era stato creato e dove si era costruito un modello che dava anche lavoro, si è disintegrato tutto nonostante il Tar pochi giorni fa abbia annullato il provvedimento per la chiusura dello Sprar. La politica ormai non si fa più sui valori e sui contenuti ma con gli slogan e così rimarremo, solo con gli slogan. Questo risultato me lo aspettavo: nei piccoli paesi le voci circolano rapidamente e così accade che tanta gente che non riesce ad andare oltre la critica, si fermi solo alle parole e alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto Mimmo Lucano non pensando al messaggio universale lanciato per anni dal nostro modello. Nella vita per me è più facile gestire le sconfitte: faccio un grande in bocca al lupo al nuovo Sindaco sperando che tenga conto del grande messaggio di pace che vuole diffondere il nostro Paese. C’è bisogno di aria nuova in Calabria: non ci si può fermare a un’immagine data dalle fiction dove vengono esaltate soltanto le sagre, i prodotti tipici o la ndrangheta altrimenti la nostra Regione sarà sempre destinata ad essere colonia di qualcuno ed è questo il messaggio che lancio ai cittadini, non tanto a Salvini che sta facendo la sua politica e sta raccogliendo i frutti. Calabresi, non credete ciecamente alle promesse che vi vengono fatte!”