L’avvocato Francesca Donato, candidata della Lega alle elezioni europee, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Reato di abuso d’ufficio va attentamente rivisto, è troppo vago e paralizza gli uffici amministrativi. Europa? Riformare istituzioni Ue e dare più poteri alla Bce altrimenti il sistema salterà in aria”
Sul reato di abuso d’ufficio
“Come ha detto Cantone, l’attuale configurazione giuridica dell’abuso d’ufficio va attentamente rivista –ha affermato Donato-. La percentuale di incriminazioni per questo reato che finisce in una condanna è del 22%, questo fa capire che c’è qualcosa che non funziona. Quindi è estremamente fondato il richiamo che Salvini ha fatto. Abolirlo, introducendo una norma ex novo, oppure modificare la norma esistente sono due interventi che possono essere scelti alternativamente, l’importante è che sia risolta la criticità. Serve restringere l’ambito di incriminazione, specificare quali sono le condotte che il pubblico ufficiale deve porre in essere affinchè gli possa essere mossa l’accusa di abuso d’ufficio. E poi specificare meglio i limiti del vantaggio patrimoniale o a volte del danno. Si è creata una situazione di paralisi negli uffici amministrativi che io come avvocato e imprenditore ho sperimentato direttamente. Per terrore di un’incriminazione gli uffici pubblici si bloccano. Nessuno dice di eliminare la possibilità di colpire i reati effettivi, l’importante è che le norme siano scritte in maniera corretta, rispettando i principi costituzionali. La formulazione del reato non deve essere troppo vaga e troppo ampia. E’ proprio questo il vulnus di questa norma”.
Sull’Europa
“Il mio obiettivo è sempre stato l’uscita dall’Euro per salvare l’Unione Europea –ha spiegato Donato-. L’Euro come sistema, così come è stato creato, ha dimostrato di avere gravissime criticità. E’ sempre più evidente che ci sono aspetti disfunzionali. Siccome pochi Paesi dell’Europa centrale come Germania e Olanda ne hanno tratto beneficio, c’è stata una chiusura totale da parte di questi Paesi a qualunque tipo di modifica. Se non vengono fatte le modifiche prima o poi questo sistema salterà in aria. Non ci sarà la possibilità della Bce di reagire, una volta che tutte le armi sono state utilizzate e i tassi saranno pari a zero. Bisogna iniziare a riformare le istituzioni UE, a cominciare dalla Bce per dargli quei poteri che non ha di sostegno effettivo all’economia dei Paesi più arretrati e di garanzia ai debiti sovrani, disinnescando il problema spread che è diventato un’arma di ricatto per i governi nazionali”.
Sulla flat tax
“In Italia, ahimè, non esiste solo l’irpef, ma ognuno di noi è sottoposto a una miriade di ulteriori tasse. Tutte queste altre tasse sono già di per sé proporzionali al reddito. Quindi non è vero che anche se ci fosse un’aliquota unica per l’irpef non è vero che le tasse sarebbe uguali per l’operaio e per il milionario. Ma al di là di questo noi siamo nel mercato unico europeo, quindi non si può guardare sempre solo alla nostra normativa fiscale quando in un mercato unico ci sono tante normative fiscali dove c’è la flat tax oppure tasse più basse rispetto delle nostre che portano i ricchi italiani ad andarsene e a portare la propria residenza all’estero”.