Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Sul comizio di Salvini a Milano e le critiche della Chiesa. “Non vogliamo creare casi, i casi li crea qualcun altro –ha affermato Romeo-. Capita spesso e volentieri che Salvini porti il rosario in piazza e subito si scatenano tutti contro di noi. Quando parliamo delle radici e dei valori cristiani c’è una parte della Chiesa che fai dei commenti contro la Lega, quasi impersonificando Salvini col diavolo come fece Famiglia Cristiana. Nella Chiesa ci sono due visioni in questo momento. Ci sono Papa Bergoglio e il Papa emerito Ratzinger, forse questo è un elemento di discussione all’interno della Chiesa, abbiamo sentito anche cardinali esprimersi in maniera diversa. Alcuni ambienti della Chiesa parlano solo dell’immigrazione di massa, poi senti qualche vescovo africano che dice che la Chiesa non può assecondare la nuova forma di schiavitù che è l’immigrazione di massa. C’è una Chiesa più progressista e dall’altra parte una chiesa più tradizionale. Dei cristiani perseguitati nel mondo si parla poco, si parla solo degli immigrati. Ci piacerebbe che si parlasse un po’ dei cristiani perseguitati. Quando vado a messa la domenica spesso e volentieri sento prediche concentrate sul tema dell’immigrazione. Oggi la vera carità cristiana sarebbe dire alle popolazioni africane: non partite, vi aiutiamo noi nei vostri Paesi. Ci sono tanti progetti, tante cose che si possono fare là. Portarli qui per metterli nelle mani della criminalità organizzata non mi sembra un atto di carità. Spero che la Chiesa si impegni ad aiutare a realizzare questo piano di Marshall per l’Africa di cui tanto si è parlato. Salvini è l’unico, insieme a Trump e Orban, che difende le radici cristiane nel mondo, ma spesso e volentieri la Chiesa li attacca. La vera carità cristiana è quella che ha messo in campo Salvini. Bloccare le ong, che spesso utilizzano i migranti a scopi politici, significa meno partenze e meno morti in mare. E inoltre lo sviluppo dei corridoi umanitari. Già Prodi ai tempi mise delle multe per le ong, lo stesso Minniti fece un codice per le ong, lo abbiamo fatto anche noi, ma forse manca un pezzettino di legge per evitare che queste ong aggirino le leggi per farla franca. Questa è la necessità impellente per quanto riguarda il decreto sicurezza bis, che deve arrivare in Consiglio dei ministri e passare. Ci auguriamo che non ci siano problemi da questo punto di vista, ma siamo sicuri che non ce ne saranno”.
Meloni chiude con Forza Italia. “Visto che l’intenzione è quella di governare per i prossimi 4 anni, è un po’ prematuro ipotizzare scenari di centrodestra. Intanto vediamo come andranno queste elezioni, poi da lì si potranno fare tutti i ragionamenti possibili immaginabili”.
Sulla vicenda della professoressa sospesa. “Nelle scuole bisognerebbe tenere fuori la politica. Insegnanti e studenti devono pensare a studiare e la politica dovrebbe stare fuori, come succede solitamente in tutti gli ambienti di lavoro. Ognuno ha le proprie idee, si fa la propria opinione, ma la politica dovrebbe stare fuori. Mi è capitato spesso di andare a parlare nelle scuole e trovare insegnanti palesemente schierati o sentire ragazzi che dicono che alcuni insegnanti hanno parlato bene di qualcuno e male di qualcun altro. Troppo spesso la scuola ha subito l’influenza della politica, soprattutto da una parte”.