Fabio Rampelli, vice presidente della Camera dei Deputati, è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente. Il deputato di FdI aa commentato gli scontri tra tifosi della Lazio e forze dell’ordine prima della finale di Coppa Italia fuori l’Olimpico, l’addio di De Rossi alla Roma e le condizioni della capitale.
Sulla guerriglia pre finale di Coppa Italia
“Assoluta condanna per ogni episodio di violenza che inquina lo sport che, invece, è una cosa seria, e dovrebbe insegnare la competizione leale, il rispetto dell’avversario. La mia vicinanza e solidarietà agli agenti della polizia municipale che sono stati colpiti, è indegno che debbano andarci di mezzo persone che svolgono il proprio lavoro. Chi si è macchiato di questo crimine deve esser colpito senza pietà”.
Sulla proposta della sindaca Raggi di far contribuire le società di calcio alle spese per l’ordine pubblico e della sicurezza
“Prima dalla Raggi lo abbiamo proposto noi di FdI. Siamo d’accordo perché responsabilizza le società di calcio e le invita a svolgere anche un ruolo di tipo sociale, sulla propria tifoseria. Credo che ci si debba aiutare e collaborare. Anche i giocatori di calcio devono essere responsabilizzati. Le società di calcio posso interagire con le amministrazioni pubbliche e proporre a loro volta delle modalità per penetrare nelle tifoserie dei giovani, a cominciare da quei luoghi frequentati proprio dai giovani, come le scuole. La proposta della Raggi bisogna attuarla più che annunciarla, dovrebbe esserne garante il Ministero dell’Interno, il capo della polizia che, comunque, hanno già attenzionato la materia. Bisogna velocizzare i tempi, almeno i costi dovrebbero essere equamente ripartiti anche coinvolgendo le società di calcio”.
Sull’addio di Daniele De Rossi alla Roma
“Non è stato giusto far finire così la carriera a Daniele De Rossi. La società ha commesso degli errori, e questi errori sono dovuti in buona parte al fatto che sia un po’ allo sbando, guidata da una proprietà straniera, abituata ad altre consuetudini che non si è immedesimata alla cultura, al carattere italiano, nel rapporto tra quei giocatori simbolo, a cui appartiene De Rossi, e la città, perché penso che Daniele De Rossi sia un calciatore apprezzato e stimato da tutti. Quando ci sono brutte notizie da dare, la società deve saperle gestire, non bisogna utilizzare nessuno come dei fazzoletti, né giocatori importanti né quelli meno importanti. Se si ritiene che la carriera di un giocatore debba cambiare o finire una società responsabile deve utilizzare tutt’altro profilo, altre modalità per rispetto di se stessa, del giocatore interessato, dei compagni di squadra e della città di cui è espressione”.
Il tifo per la Roma
“Son un tifoso della Roma ma sostengo, tranne nel derby, le squadre della mia città. Mi auguro che un giorno ci possano essere due grandi squadre di alto livello che possano battersi su campi internazionali, com’è accaduto per tanto tempo al Milan e all’Inter ma a Milano. Lo dico da romanista, se la Lazio fosse forte la Roma dovrebbe essere più forte, in questo caso ne sarei più contento, ma anche viceversa. Ne beneficerebbe la città. Naturalmente nel derby ognuno tiene per la propria squadra e non ho nessuna intenzione di rinnegare la mia pur avendo una moglie laziale”.