Stefano D’Orazio ex leader dei Vernice, autore della famosa hit del 1993 “Su e giù” si racconta ai nostri microfoni in occasione del suo concerto a Lanuvio, sabato 18 maggio.

La carriera

“All’epoca facevo paura a a tante persone per il mio look: una volta una signora con cui mi imbattei mi toccò e mi disse “ah ma sei proprio così?”, come se non potesse credere ai suoi occhi. Ad ogni modo, anche la mia aria un po’ diabolica unita al carisma fece sì che avessimo tanto successo nei primi anni 90′ con i Vernice.

Abbiamo esordito con “tua mamma è una stronza” dedicata alla madre di una ragazza con la quale volevo uscire ma che si oppose al nostro rapporto forse perché non ero abbastanza bello e ricco, all’altezza di sua figlia. Poi arrivò il successo con il brano “Su e giù” scritto per quella che ora è diventata la mia compagna di vita e che divenne una vera hit nei primi anni 90 con 200 mila copie vendute… Dopo di che tutto andò in fumo: abbiamo fatto sì che l’invidia prendesse il sopravvento sulle cose che facevamo e quando Claudio Cecchetto mi offrì di firmare il contratto da solo avrei fatto bene a seguire il suo consiglio; ad ogni modo se potessi tornare indietro rifarei quello che ho fatto anche se è paradossale: se avessi firmato quel contratto, sarei potuto stare oggi,  ipoteticamente ai primi posti delle classifiche  ma magari avrei vissuto tutto questo tempo con il rimorso, con qualche soldo in più ma avrei comunque sofferto per altri motivi. Con Cecchetto invece ci siamo sentiti per un periodo, mi diede tanti consigli ma decisi di fare di testa mia e lui un giorno mi disse proprio: “non sei riuscito a seguire nemmeno uno dei mille consigli che ti ho dato, non credo che potremmo mai far qualcosa insieme!”Al di la di tutto con Claudio ci vogliamo bene, se ci incontriamo ci salutiamo.”

Il panorama musicale odierno

“Io non ce l’ho mai con le persone che provano ad avere una carriera musicale, anche se oggi molte persone ci provano solo per soldi. Il problema è la gavetta: si esce dai reality come degli Dei non avendo però le fondamenta quindi al primo problema si va in depressione e non ti cerca più nessuno. Ora chiunque prova a fare qualche canzone: ho visto Barbara D’Urso presentare il remake di Dolceamaro con Cristiano Malgioglio che da quando ha scritto una canzone per Mina non la smette più e tutto questo è davvero sconvolgente: è come se, ipoteticamente mi presentassi alle radio nazionali dicendo: “siccome ho scritto anni fa Su e giù, ora dovete passare questo pezzo nuovo che ho creato che però fa schifo!” Chi andrebbe mai a sentire un intero concerto di Barbara D’Urso e Malgioglio, magari a 100 euro a biglietto perché sono Vip? Io no, nemmeno se me lo regalassero, eppure sono sicuro che farebbero sold out. L’improvvisazione non porta a nulla, ci vuole carisma ma anche umiltà per sopravvivere in questo mondo: una volta Patty Pravo mi chiese di comporre dei pezzi per lei, io ne abbozzai qualcuno ma non glieli feci mai ascoltare perché la vedevo talmente immensa e talmente diva che non me la sono sentita di proporglieli!”