Bulli, cyberbulli e vittime è il libro scritto, a quattro mani, da Maria Grazia Foschino Barbaro e Paolo Russo. Il fenomeno, non nuovo, viene analizzato sia da un punto di vista psicologico che giuridico. La situazione, attualmente, presenta criticità più preoccupanti che in passato: è possibile subire fenomeni di bullismo sia a scuola, cioè tra i giovani, che tra gli adulti, ovvero persone che avrebbero raggiunto una certa maturità e consapevolezza.
L’approccio multidisciplinare, le responsabilità
“Siamo convinti il fenomeno richieda un approccio multidisciplinare nell’analisi. E’ giusto osservarlo sia da un punto di vista psicologico che giuridico – ha osservato l’avvocato Russo – tuttavia ci sono segnali che dobbiamo attenzionare. Occorre capire come muoversi quando ormai il danno è fatto, e il problema si è verificato, è necessario capire quali sono le conseguenze sotto il profilo delle responsabilità penali e civili.”
Le vittime
Bulli: come riconoscere le vittime? “Si tratta ragazzi fragili, da un punto di vista fisico e caratteriale, sono ragazzi che vengono presi di mira e vengono perseguitati nel tempo tanto che la situazione diventa insostenibile – ha sottolineato l’autore – sappiamo anche di episodi di bullismo esasperato, tanto da portare al suicidio. Il problema è sempre esistito, quello che era un malcostume sta diventando un problema sociale. atti efferati che si possono commettere tra ragazzi. abbiamo visto fatti di cronaca dove ci sono ragazzi che prendono di mira degli adulti.
L’alleanza scuola – genitori
Con l’andare del tempo le normative sono cambiate, “alcune vorrebbero modificare l’impianto della legge 71, ma non sono molto d’accordo, sono più favorevole ad un approccio di prevenzione – si è congedato Russo – la cosa importante è, pensando al mondo della scuola, rafforzare l’alleanza educativa scuola – genitori. Serve maggiore sensibilizzazione e prevenzione verso il fenomeno. E’ un percorso che va fatto coi ragazzi, ma anche con gli adulti.”