Solo il 27% dei Comuni italiani coinvolge le famiglie nelle politiche di inclusione. Un numero che scende al 21% se si prendono in considerazione i centri con meno di 10mila abitanti. I minori con disabilità sono coinvolti direttamente nelle scelte relative al gioco e allo sport nel 18% dei Comuni. Mentre le campagne di sensibilizzazione per sostenere la piena inclusione vengono realizzate nel 31% dei casi.

Il 27% dei Comuni italiani coinvolge le famiglie nelle politiche di inclusione, mentre nei piccoli centri solo il 21%

Questo il quadro delineato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, in collaborazione con l’Anci tramite un questionario che ha somministrato a un campione di 173 Comuni. Nel questionario sono stati coinvolti 4 milioni di residenti pari al 7% della popolazione italiana. I risultati dei questionari sono stati presentati questa mattina dalla Garante Filomena Albano nel corso del convegno ”Il diritto al gioco e allo sport dei ragazzi con disabilità’.

Dall’area metropolitana di Roma, invece, arriva un segnale positivo. Secondo l’Autorità garante, infatti, il Comune coinvolge le famiglie di minori con disabilità nelle politiche di inclusione favorendo progetti di inclusione sociale attraverso lo sport. Inoltre, sono state realizzate strutture sportive all’aperto con pavimentazione adatta alle carrozzine. In progettazione anche giardini sensoriali nei nidi e nelle scuole d’infanzia con giochi accessibili e inclusivi nelle aree più idonee.

A Milano il diritto al gioco e allo sport dei minorenni con disabilità è incluso nel ‘Piano del welfare 2012-2017’. Ed è proprio a Milano che è stato realizzato il primo parco giochi inclusivo. Inoltre, nel corso del tempo negli spazi verdi pubblici sono state realizzate aree destinate alle attività ludiche con attrezzature accessibili e aree di gioco con l’obiettivo di promuovere la piena integrazione tra bambini attraverso giochi fruibili e accessibili per tutti. Diverse le esperienze di impianti sportivi accessibili ai minorenni con disabilità e numerosi gli oratori delle Parrocchie che allenano bambini e ragazzi con disabilità.

                                                                                                                                    fonte DIRE