Casal Bruciato, periferia est di Roma. E’ in corso una protesta di residenti del quartiere e di militanti di CasaPound contro l’assegnazione di una casa popolare ad una famiglia rom di 14 persone. La signora Teresa, che vive nell’appartamento accanto a quello assegnato alla famiglia rom, ha parlato ai microfoni di Radio Cusano Campus, intervistata da Emanuela Valente.
Le preoccupazione di Teresa
“Non ho dormito per tutta la notte, anche se loro sono stati buoni e zitti–ha affermato Teresa-. Se il Comune aveva questo progetto, che cosa li ha messi a fare in vendita questi appartamenti. Io purtroppo sono anche proprietaria della mia casa, l’ho pagata 58.500. Adesso ci hanno messo i rom nel palazzo e io il mutuo non lo pago più, non gli do più una lira al Comune. Prima in quella casa c’era una famiglia italiana caruccia, tranquilla, adesso ci hanno messo i rom.
Lo sfogo di Teresa
Io non sono razzista, ma è un criterio sbagliato, io sto comprando casa e il Comune mi obbliga a vivere sul mio pianerottolo con dei rom. Visto che il Comune mi obbliga io non pago più niente e facciamo prima. Io ce l’ho con il sistema perché se il Comune aveva questo bel “progettone” non doveva chiamarci per comprare le case. Noi qui abbiamo un amministratore e paghiamo tutto. Dovevano metterci una famiglia italiana, perché penso che ce ne siano di famiglie italiane che veramente ne hanno bisogno. Io ho paura, ho anche una figlia di 19 anni, gli altri non avrebbero paura al posto mio?”.