L’olio di oliva sbarca TuttoFood, la fiera internazionale del B2B dedicata al cibo e alle bevande. Ed è Italia Olivicola, la prima organizzazione dell’olivicoltura italiana che raggruppa 250.000 produttori italiani a partecipare a TuttoFood.

Olivicola sbarca a TuttoFood, la fiera internazionale del B2B dedicata al cibo e alle bevande

57 le organizzazioni di produttori Italia Olivicola che presenzieranno all’iniziativa. Organizzazioni che ogni anno fatturano 54 milioni di Euro ed esportando in 43 paesi. Un prodotto di altissima qualità, trattandosi di olio extravergine di oliva 100% italiano, DOP, Igp, monovarietale, biologico tracciato e certificato. Pur mantenendo il primato in termini di qualità, l’olivicoltura italiana ha perso il suo posto nella produzione mondiale. Ed è proprio per questo che l’associazione ha individuato misure per portare avanti la rinascita, unitamente a interventi per la modernizzazione degli oliveti. Sono queste le vie del prossimo piano olivicolo nazionale con il progetto per il recupero delle aree devastate dalla xylella.

Infatti, da un’analisi di Italia Olivicola è emerso che l’Italia è ancora leader in Germania e Canada, ma ha ceduto lo scettro di primo esportatore alla Spagna nel vasto e ricco mercato degli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di conquistare e ampliare la presenza nei Paesi con i più elevati tassi di crescita della domanda di olio di oliva. Fra le cause che danneggiano gli olivicoltori, c’è sicuramente la svendita che la grande distribuzione spesso applica all’olio. Si tratta dell’80% dell’olio extra vergine di oliva commercializzato. Se attuata a lungo, questa pratica diventa particolarmente dannosa per i produttori.

La domanda mondiale di olio di oliva ha superato la soglia di 3 milioni di tonnellate

La domanda mondiale di olio di oliva ha superato la soglia di 3 milioni di tonnellate ed è aumentata dell’11% dal 2003 ad oggi. Ma dal 2003 ad oggi, la domanda pro capite annuale di olio di oliva è diminuita da 0,452 a 0,391 litri. Due i fattori che hanno inciso. La scarsa conoscenza delle caratteristiche qualitative e le politiche protezionistiche praticate da molti Paesi terzi rispetto all’Unione europea. Lo scorso anno, l’India ha aumentato i dazi all’importazione sull’olio extra vergine di oliva dal 12,5% al 30%.

Parallelamente Italia Olivicola sta portando avanti ambiziosi obiettivi per costruire una filiera moderna e coesa. Migliorare la competitività tramite investimenti per la modernizzazione, rafforzare il potere contrattuale degli agricoltori e promuovere ricerca e innovazione per superare le criticità. Difendere il Made in Italy, proposito che contraddistingue il comparto nel lavorare sul valore della trasparenza della qualità, lottando contro ogni forma di contraffazione.

                                                                                                                            Fonte DIRE