L’accelerazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sui dazi alla Cina fa tremare anche l’Unione Europea. E’ stata avviata, infatti, la procedura per mettere i dazi anche sui prodotti europei per un importo complessivo di 11 miliardi di dollari.

La nuova minaccia di dazi di Trump mette a grave rischio l’esportazione di metà dei prodotti del Made in Italy

Lo dice la Coldiretti. La nuova minaccia di Trump a Pechino trova riscontro  nell’indagine da parte del Dipartimento del Commercio Usa  sulla proposta di imporre dazi pure sulle importazioni per una lunga lista di prodotti provenienti da Paesi comunitari. Un’indagine che si chiuderà il 28 maggio in cui saranno udite pubblicamente le parti interessate e il successivo invio di considerazioni scritte sulle misure proposte dall’Amministrazione in risposta agli aiuti europei all’Airbus che danneggiano la Boeing.

Nella lista nera dei prodotti europei da sanzionare rientrano importanti prodotti agricoli e alimentari di interesse nazionale. Fra questi il Prosecco ed il Marsala, ma anche formaggi e olio di oliva. Ma l’Italia è anche esportatrice di  agrumi,uva,  marmellate e succhi di frutta. Ad essere colpiti anche acqua e superalcolici. Una scure che, secondo l’analisi di Coldiretti, si abbatte sul principale mercato di sbocco dei prodotti agroalimentari Made in Italy fuori dai confini comunitari dove nel 2018 si è registrato il record per un valore di 4,2 miliardi.

Solo nel 2018, l’esportazione di vino italiano negli Usa ha raggiunto una valore di 1,5 miliardi di euro. Con i nuovi dazi, il vino rischierebbe di essere il prodotto Made in Italy più colpito. Altri prodotti nazionali sono a rischio. Fra questi l’olio di oliva, il quale ha raggiunto nel 2018 436 milioni di euro in esportazioni. In pericolo anche i formaggi italiani che valgono 273 milioni. E’ il caso del Pecorino Romano con gli Usa che rappresentano circa i 2/3 del totale export mentre per Grana Padano e Parmigiano Reggiano gli Usa sono il secondo paese per importanza, dopo la Germania. Secondo la Coldiretti, sarà colpita circa la metà  degli alimentari e delle bevande Made in Italy dirette in Usa.