Sono 34 milioni il numero di bambini raggiunti dalla campagne di vaccinazione dell’Unicef. Campagne portate avanti con i Governi, le Nazioni Unite e le Ong Partner, cercando di raggiungere il numero più alto di paesi colpiti da conflitto.

La campagne di vaccinazione dell’Unicef hanno raggiunto in totale 34 milioni di bambini

In Iraq, solo 4 bambini su 10 ricevono tutti i vaccini consigliati prima del loro primo compleanno. Quest’anno oltre 8 milioni di bambini nel paese hanno ricevuto il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr) e il vaccino orale contro la polio (Opv). In Giordania, l’Unicef sta supportando il Ministero della Salute con una campagna di vaccinazione in corso, anche contro il morbillo, nel campo per rifugiati di al-Azraq per raggiungere 20.000 bambini tra i 6 mesi e i 15 anni. Il morbillo è un problema comune a molti paesi del Medio Oriente come ad esempio il Libano. Qui, da circa un anno l’Unicef ha implementato le attività di immunizzazione accelerate in risposta a un’epidemia di morbillo.

I numeri delle vaccinazioni salgono se si va in Libia. 1,4 i milioni di bambini sotto i 6 anni vaccinati contro la polio e oltre 2,6 milioni contro il morbillo. In Sudan, all’inizio del mese scorso era stata lanciata una campagna di vaccinazioni contro la polio e il morbillo. Fino ad ora, sono stati raggiunti oltre 7,8 milioni di bambini con vaccini contro la polio e integratori di vitamina A. In Siria, dall’inizio dell’anno, 2,4 milioni di bambini sotto i 5 anni sono stati raggiunto con vaccini antipolio.

In Yemen, con la prima campagna nazionale contro il morbillo del 2019, circa 12 milioni di bambini a rischio tra i 6 mesi e i 15 anni sono stati vaccinati contro morbillo e rosolia. Attraverso una campagna di vaccinazioni contro il colera, ora in corso in 3 distretti, sono stati raggiunti circa 600.000 bambini sotto i 15 anni. Cosi’ in un comunicato l’Unicef.

I conflitti hanno fatto riemergere malattie che erano scomparse da tempo

Secondo l’Unicef i bambini che hanno bisogno di vaccinazioni, soprattutto nelle aree in conflitto, hanno  meno probabilità di potervi accedere. Nella regione, 1 bambino su 5 vive in situazioni di conflitto o in paesi colpiti da conflitto. I bambini senza o con scarso accesso alle vaccinazioni sono esposti a un rischio molto maggiore di malattie e morte. Quando un bambino non viene vaccinato, il rischio di diffusione di malattie si incrementa per ognuno. Una conseguenza diretta dei conflitti, è la ricomparsa di malattie che erano già state debellate da molto tempo.  Ogni volta che si verifica l’epidemia di una malattia, ogni singolo bambino deve essere vaccinato. Le campagne di risposta immediate sono fondamentali per controllare la diffusione della malattia.

                                                                                                                                               Fonte DIRE