Giulio Magnani, Presidente di Unarmi, ex Comitato Direttiva 477, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Il rapporto col governo attualmente è più disteso rispetto al passato. Non abbiamo rapporti preferenziali con un partito rispetto a un altro, semmai è da alcune parti politiche che c’è il rifiuto di confrontarsi con noi”
Riguardo la legge sulla legittima difesa
“La legge sulla legittima difesa non ha alcun rapporto diretto con la vendita e il possesso delle armi. Non ci sono parti della legge per cui venga semplificato o favorito il possesso di armi. Sebbene le armi siano uno degli strumenti con cui si può ricorrere all’istituto della legittima difesa”.
Sull’aumento della vendita delle armi
“C’è una tendenza negli ultimi anni ad acquistare armi perché le persone si sentono meno sicure, a torto o ragione non sta a me dirlo. D’altronde c’è anche una vera e propria esplosione di praticanti di sport di tiro che prima non c’erano. L’aumento delle armi sportive che si possono detenere, passate da 6 a 12, è dovuto al fatto che col recepimento della direttiva europea molte armi hanno cambiato categoria, è stato un adattamento necessario”.
Sulla proposta di acquisto di pistole ad aria compressa fino a 15 joule senza licenza
“Parlare di armi o strumenti da 15 joule significa parlare non dico di giocattoli, ma di strumenti per la pratica sportiva. 15 joule è un valore energetico che per la difesa è assolutamente insufficiente”.
Rischio far west in Italia
“Personalmente questi rischi non li intravedo assolutamente. Il contesto europeo è totalmente differente da quello americano. Abbiamo riferimenti come la Svizzera, la Rep. Ceca dove vi è una diffusione delle armi molto elevata, eppure il livello di criminalità e abusi con armi legali è praticamente pari a zero. In Gran Bretagna invece c’è stata una repressione molto forte riguardo l’uso delle armi, eppure il Paese è flagellato da episodi di violenza”.