Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma e deputato di LeU, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” condotta da Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sul salva-Roma. “Si sta facendo ancora una volta campagna elettorale sulla pelle dei romani e di tutti gli italiani –ha affermato Fassina-. Andrebbe ricordato che Roma non è semplicemente il Comune più grande d’Italia, ma è la capitale. Salvini vuole mettere le mani su Roma nell’ennesimo tentativo neo-coloniale sulla nostra città e fa finta di non sapere che una capitale non è di Serie A rispetto ad altri comuni, ma ha funzioni aggiuntive e specifiche, tanto più quando quella capitale è anche la capitale della Chiesa cattolica. Ristrutturare il debito storico di Roma sul quale grava un tasso d’interesse superiore al 5% è un dovere nazionale, non è un favore che si fa alla Raggi o ai 5 Stelle. Se Salvini è uomo di governo e non il capo della Lega Nord, come in realtà è, dovrebbe avere a cuore il futuro della capitale. Non si regalano soldi a nessuno, perché stiamo parlando di tassi d’interesse superiore al 5% pagati a Cassa depositi e prestiti, che è una banca pubblica. Se oggi in cdm, dopo l’ennesimo scontro tra Lega e 5 Stelle, non arrivasse una norma soddisfacente, il M5S presenti un emendamento in Parlamento, oppure lo presentiamo noi, e cerchiamo una maggioranza trasversale per alleggerire il debito di Roma che è inaccettabile, in quanto aggravato da tassi d’interesse che oggi sono al livello di usura. C’è una questione che riguarda tutti i parlamentari eletti a Roma, anche quelli che ora fanno finta di dimenticarselo perché sono saliti sul carro della Lega Nord. Credo che una maggioranza trasversale sia possibile perché stiamo parlando della capitale d’Italia. E’ legittimo avere dubbi sulla capacità amministrativa dell’attuale giunta, come di quelle che l’hanno preceduta. Si predisponga un protocollo sottoscritto dal Presidente del Consiglio e dal sindaco, in base al quale le risorse che vengono liberate dal servizio del debito vengono utilizzate per investimenti molto definiti: trasporto pubblico locale, mobilità sostenibile, in modo che tutti sappiano a cosa servano queste risorse”.

 Sugli attacchi di Salvini a Raggi. “Salvini vuole fare l’offensiva sulla capitale e vuole farla senza contraddire il suo essere capo della Lega Nord. Dal modo neo coloniale con cui Salvini approccia Roma e dalle proposte sulla cosiddetta autonomia differenziata, è evidente che Salvini è il capo della Lega Nord, non di un partito nazionalista. Vorrebbe conquistare Roma scaricando ogni possibile contraddizione sull’attuale giunta che ovviamente ha mille difetti e problemi, però bisogna distinguere tra le funzioni di Roma Capitale e l’attuale giunta”.

Sull’esposto dell’architetto Sanvitto che ha portato all’inchiesta sullo stadio della Roma che vede indagata Raggi per abuso d’ufficio. “E’ un esposto sacrosanto. Lavoriamo da qualche mese con il Tavolo della libera urbanistica con il quale abbiamo anche, insieme alla consigliera Grancio, costruito la proposta di delibera per l’annullamento dell’interesse pubblico per Tor di Valle. Spero che la magistratura faccia gli accertamenti che deve perché c’è stata una strozzatura della procedura prevista, il Consiglio comunale non è stato coinvolto e la giustificazione che ne ha dato la sindaca non funziona. Ancora una volta siamo di fronte a forzature inaccettabili per continuare a favorire l’interesse privato rispetto all’interesse pubblico”.