Mario Adinolfi, Presidente del Popolo della famiglia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Certi giornali vicini a Salvini ce l’hanno con Papa Francesco perché ha parlato contro le armi. Salvini vuole attrarre l’elettorato cattolico ma poi si fa la foto col mitra e flirta con la lobby delle armi, anziché agitare il Vangelo dovrebbe aprirlo e leggerlo”

Riguardo le parole di Papa Francesco sugli attentati in Sri Lanka

 “Le polemiche non hanno senso. Il Papa è intervenuto subito, nella benedizione urbi et orbi, subito dopo gli attentati in Sri Lanka. Papa Francesco è reduce da un’importantissima visita negli Emirati in cui ha firmato un documento che impegna tutti i leader religiosi a sottolineare che non ci può essere violenza in nome di Dio. Cosa avremmo detto se un imam islamico avesse gridato alla guerra santa contro i cristiani dopo gli attentati in Nuova Zelanda? Il Papa ha usato la misura corretta in un momento in cui eccitare gli animi non serve a nulla. Quello che è accaduto in Sri Lanka accade tutti gli anni nelle celebrazioni natalizie e pasquali in varie parti del mondo. L’anno scorso ci fu una strage in Pakistan. Viene tutto strumentalizzato politicamente, attaccare il Papa serve ad alcuni giornali, soprattutto vicini a Salvini, per far suonare una serie di eco a favore dei cattolici anti-bergogliani, considerando che alcuni giorni fa il Papa ha parlato contro le armi.

Salvini e la lobby delle armi

“Non so se Papa Francesco abbia dato un messaggio politico, anzi escluderei un interesse diretto nelle elezioni europee. E’ chiaro però che davanti a leadership che in Italia avanzano con l’immagine di Salvini col mitra, con gli accordi con le lobby delle armi, il Papa abbia pieno diritto ad esprimere moniti morali su questi argomenti. Quelle di Salvini sono leadership che si vogliono accaparrare i voti cattolici, ma dovrebbero essere coerenti ai valori del mondo cattolico e le armi non lo sono. La Meloni candida nelle sue liste il più importante produttore di munizioni del mondo, poi candida il nipote del Duce guerrafondaio. Se vuoi attrarre l’elettorato cattolico non puoi puntare su questi temi. Se tu agiti il Vangelo, quel Vangelo lo devi pure aprire e leggere, altrimenti quelle cose che dici suonano false. Questo può produrre fastidio nelle istituzioni ecclesiastiche, tant’è che quando Salvini volle incontrare Papa Francesco questo incontro gli fu rifiutato”.

Contrapposizione Bergoglio – Ratzinger

“La contrapposizione tra Bergoglio e Ratzinger è inesistente, sui giornali si è voluta alimentare la polemica per finalità politiche, per giustificare le posizioni del catto-leghismo. Alle scorse elezioni la Lega era il quarto partito tra i cattolici, i voti dei cattolici sono andati soprattutto al M5S. Salvini si sta adoperando per essere attrattivo per alcuni segmenti di quell’elettorato cattolico. Ieri Obama e la Clinton hanno chiamato “adoratori della Pasqua” le vittime in Sri Lanka, e anche Di Maio non ha avuto il coraggio di chiamarli cristiani. Questa è una posizione politica. Dall’amministrazione Clinton, all’amministrazione Obama, nei documenti ufficiali si è sempre detto che bisognava trattare il cristianesimo non come religione organizzata ma come una dimensione privata di ciascuno. E’ una questione di politically correct sul tema della libertà religiosa. Questo è uno dei motivi per cui non si legge quasi mai che gli attentati sono causati da terroristi islamici, si parla magari di kamikaze. I politici fanno strumentalizzazione politica, poi restano i fatti e nei fatti ci sta l’indubbio martirio di centinaia di cristiani durante le celebrazioni pasquali ad opera di fondamentalisti radicali islamici e dentro questo mare di sangue l’unica cosa davvero bella è che Papa Francesco e i capi islamici si sono incontrati qualche settimana fa per dire che non ci può essere violenza in nome di Dio”.