Meglio perdonare o vendicarsi di fronte un qualche torto subìto magari dal proprio partner? Di questo abbiamo parlato con la Dott.ssa Serenella Salomoni a Quello che le donne non dicono.
“Le vendette arrivano sin da quando siamo piccole, infatti già tra fratelli è solito vendicarsi se si è vittime di qualche screzio ma bisogna capire che la vendetta è deleteria nei confronti di noi stessi, è controproducente. Subire un torto è molto importante per la nostra crescita, per la nostra maturità e non cadere nella vendetta è essenziale per imparare a porsi al di sopra delle parti. Se si comincia a rimuginare sul torto subìto ci accorgeremo che è un processo che ci fa molto male: il torto dipende molto anche da come si affronta l’altra persona e dal tipo di rapporto che si ha con se stessi. Molto spesso tendiamo a tirare fuori la nostra aggressività durante momenti normali della giornata come quando siamo in macchina, in mezzo al traffico e molto spesso sentiamo l’esigenza di sfogarci con degli sconosciuti che sono in macchina come noi.
Un tradimento può portare ad esempio ad accumulare ore, giorni, mesi di delusione e rancore però bisogna capire che questi sentimenti sono molto legati a come siamo cresciuti, a come sentiamo noi stessi… Il fatto di sentirsi superiori agli altri non è un peccato ma è un escamotage per distaccarsi dai dispiaceri della vita, a superare anche meglio un tradimento pensando di essere meglio dell’altra persona. Ogni tanto un po’ di sano egoismo nella vita ci vuole!
Perdonare è sempre la strada più facile e più efficace per stare meglio con noi stessi, sebbene a volte dovremmo imparare a perdonare anche noi in primis che è la cosa più difficile da fare perché si tende ad avere poca stima di noi: non ci valutiamo abbastanza e tendiamo a sminuirci quindi dobbiamo imparare ad acquisire una maggiore autostima pensando che le cose capitano senza una ragione apparente e la colpa è quindi di nessuno. Basta colpevolizzarsi e impariamo a perdonare di più ponendoci sopra le parti!”