Turismo: primavera positiva per le città italiane. Saranno moltissimi gli italiani e gli stranieri ad approfittare dell’inusuale spring break per una vacanza nel nostro Paese: tra Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e Primo Maggio sono attese 13,4 milioni di presenze dei vacanzieri nelle strutture ricettive, con una crescita stimata del +2,1% sul 2018. E a correre è soprattutto il sud (+3,4%). È quanto emerge dalla consueta indagine previsionale dei flussi turistici per la Pasqua 2019 condotta da CST per Assoturismo Confesercenti su un campione di 2.325 operatori della ricettività, sia alberghiera che extra-alberghiera.

Le località fluviali fanno segnare un incremento

Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia col presidente di Assoturismo, Confesercenti, Vittorio Messina. “Sarà una Pasqua coi fiocchi, è un dato incoraggiante in vista della stagione estiva. Le città d’arte tirano per i ponti, e più delle altre zone – ha osservato Messina – un incremento lo fanno segnare le località fluviali, che sono anche per l’incertezza del clima.”

La situazione del meridione

Turismo: quali sono le città vincenti? Abbiamo ipotizzato Matera, Capitale della Cultura 2019, da vergogna d’Italia a patrimonio Unesco, successivamente il presidente Messina ha spiegato che “segna un incremento a due cifre, rispetto allo scorso anno. Roma, Firenze e Venezia la fanno da padrona – si è congedato il presidente Vittorio Messina – la scommessa sta nel riuscire a mantenere stabili queste presenze, anche oltre questo periodo. Si tratta di turismo estero, visto che gli italiani si sono abituati a spendere i pochi soldi che hanno, privilegiano le città estere.”

La vicinanza tra Pasqua (21 aprile) e Festa della Liberazione ha contribuito a ridurre i viaggi “mordi e fuggi”: quest’anno la durata media dei viaggi si attesta sui 2,9 giorni. Superano le 3 notti nelle regioni del Centro Italia, mentre si fermano intorno alle 2,8 notti nelle altre aree nazionali. Con 3,2 notti di media, i soggiorni più lunghi sono attesi nelle località balneari e lacuali, mentre si fermano intorno alle 2,5 notti nelle aree termali e nelle città d’arte.

 

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