Il Sottosegretario di Stato per l’interno Stefano Candiani (Lega) è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Secondo Sarraj ci sarebbero 800mila migranti pronti a invadere l’Italia e l’Europa. “E’ una pressione –ha affermato Candiani-. Argomentando in questa maniera cerca di portare dalla propria parte i Paesi europei cercando di spaventarli. Una Libia instabile significa problemi di instabilità per tutti i Paesi del Mediterraneo e problemi legati ai migranti. La Comunità internazionale cosa sta facendo per evitare tutto questo? C’è un’assenza totale dell’Ue ma anche dell’Onu, che nessuno si ricorda neanche che esista. Non possiamo essere lasciati da soli a gestire la crisi libica. Nel momento in cui la Libia non si stabilizza e ripartono i flussi migratori, l’Ue dovrebbe essere direttamente interessata nel gestirli. Stanno creando delle condizioni artefatte per creare una situazione ingestibile che ha conseguenze sui nostri confini.
Sulla questione porti il sottosegretario della Lega aggiunge:” I porti rimangono chiusi. Ci sono le elezioni europee fra qualche settimana, se però le istituzioni europee sono assenti sia nella parte politica che nella gestione dei problemi e a noi viene chiesto di fare uno sforzo non sostenibile, è evidente che la questione dobbiamo porla. Andare in direzione opposta significa creare una debolezza italiana che poi porta a quel tipo di ricatti: se non mi sostenete, se non mi date i soldi, domattina ti mando gli scafisti coi migranti. M5S è d’accordo con noi? Me lo auguro, andare in direzione opposta significherebbe mostrare una debolezza dell’Italia a livello internazionale che poi porta a quel tipo di ricatti: se non mi sostenete, se non mi date i soldi, domattina vi mando gli scafisti coi migranti. Bisogna essere seri e fermi nel difendere le proprie posizioni. Bisogna che tutti siano consapevoli che la situazione in Libia va stabilizzata subito. Se qualcuno pensa: ‘chi se ne frega della Libia, tanto poi i problemi sono tutti dell’Italia’, si sbaglia di grosso.”
Sulla Francia. “In queste ore la Francia gode di un drammatico cono d’ombra –ha dichiarato Candiani-. Con quello che è successo a Notre Dame rimane difficile prendere posizioni politiche contro la Francia. Però il tema rimane, sono loro che hanno scatenato il disastro in Libia con la caduta di Gheddafi e ci sono Paesi che nel momento in cui la Libia è nel caos ci guadagnano. Gli interessi francesi su tutta l’area libica e su quello che sta dietro la Libia si intrecciano molto con i fatti accaduti in questi giorni”.