La valle d’Itria ospiterà dal 30 aprile al 5 maggio prossimi un festival dedicato alla legalità che intende contrapporsi alla cultura criminale. Nome del festival è LegalItria perchè somma il termine legalità al nome della valle.
E’ importante promuovere iniziative che vanno a sollecitare la consapevolezza che eviti la rassegnazione nei confronti di fenomeni intimidatori
“Questa iniziativa è molto appropriata, importante, straordinaria. C’è bisogno di legalità, di sicurezza, di combattere i fenomeni criminali”. Così il presidente del Consiglio regionale pugliese, Mario Loizzo nel corso della conferenza stampa di presentazione del festival, che si è svolta a Bari. “Oltre alla repressione che ci vuole, oltre al potenziamento dell’attività investigativa che serve, per combattere i fenomeni di illegalità – ha aggiunto – serve una evoluzione culturale. Per questo è importante promuovere iniziative che vanno a sollecitare questa nuova consapevolezza. Consapevolezza che eviti la rassegnazione nei confronti di fenomeni intimidatori, di violenza in ogni sua forma. Infatti, è sull’aggressività di questa società si innesta il criminale incallito che usa questi momenti di difficoltà per portare avanti il suo progetto criminale”.
La manifestazione coinvolgerà cinque comuni. Si tratta dei comuni di Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Locorotondo e Cisternino. Inoltre, le giornate su cui è spalmato il festival avranno come protagonisti scrittori, giornalisti, magistrati, esponenti del mondo dell’industria e della politica che tratteranno, confrontandosi con gli studenti delle scuole, la legalità e i fenomeni di illegalità incontrati nella loro esperienza. “Allargheremo ancora perchè ci sono altri Comuni interessati”, è la promessa di Palmisano che vorrebbe “estendere il festival su un piano annuale”. Ciò consentirebbe di toccare tutte le province di Puglia. “Ci piacerebbe toccare tutti i comuni coinvolti nella rete dei cantieri dell’antimafia sociale dentro cui ci sono i Comuni foggiano. Ne stiamo ragionando – ha concluso – con la Regione Puglia”.
Fonte DIRE