Mario Adinolfi, Presidente del Popolo della Famiglia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

 Sul documento di Papa Ratzinger riguardo la pedofilia e il ‘68. “Il documento di Ratzinger è talmente bello e complesso che forse non è adatto a questo tempi –ha affermato Adinolfi-. Ho letto una cosa oscena scritta da Nichi Vendola contro Ratzinger. E’ davvero incredibile pensare che ci possa essere un dibattito Vendola-Ratzinger. Quello di Ratzinger non è atto d’accusa nei confronti del 68. Il documento dice: se tu perdi Dio, nulla ha più senso. Dentro quella perdita di senso, che è stata misurata anche dalla temperatura del ’68, si perde completamente la dimensione della propria esistenza, tant’è che viene giustificato di tutto. Si ricordano un’infinità di documenti, appelli firmati da intellettuali francesi degli anni ‘60 che volevano che calasse l’età del consenso a 12 anni, erano teorici della pedofilia. Lo stesso Nichi Vendola diede un’imprudente intervista a Repubblica in cui parlò di quei temi”.

Scontro Ratzinger-Papa Francesco? “Se qualcuno si fosse preso la briga di leggerlo questo documento, si sarebbe accorto che è pieno di riferimento a Papa Francesco, alla fine c’è anche un ringraziamento a Francesco. Chi ha voluto vedere lo scontro tra i due papi ha voluto deviare l’attenzione, per provare a farlo diventare un derby politico all’interno della Chiesa, cosa che non può esserci. Qui siamo davanti a uno che in 40 anni ha prodotto libri e scritti d’immenso valore e ha fatto rumore con questo documento perché è andato a toccare le viscere del problema, non è che ha parlato dell’asino che vola. Per questo ci sono state queste reazioni sguaiate”.

C’è chi rimpiange Ratzinger. “I catto-leghisti sono prevalentemente anti-Bergogliani e fanno un errore colossale perché non c’è Ratzinger senza Bergoglio e viceversa. Il Papa è sempre esposto a venti polemici enormi”.

Papa Francesco ha baciato ai piedi ai rappresentanti politici del Sudan. “Questi gesti rimarranno nella storia e nei secoli verranno ricordati. Rispetto a tutti gli altri potenti, i papi sono servi dei servi di Dio. Se sei ultimo sarai esaltato e questa è una cosa che nel nostro vivere quotidiano, in cui c’è una lotta a far vedere chi ce l’ha più lungo, andrebbe sempre ricordato. Ho sentito frasi davvero stupide rispetto al gesto di Papa Francesco, anche da parte di intellettuali che stimo”.