Regina dei pasti pasquali sarà quest’anno la colomba. Sono i dolci a salire sul podio dell’offerta gastronomica, che primeggiano su agnello, casatiello, brodo di gallina e lasagne.

La colomba si conferma regina delle tavole pasquali, seguita da uovo e pastiera

Il giro d’affari previsto è di 170 milioni di euro. A rimanere in testa, però, sono le colombe industriali, in considerevole maggioranza per quantità. Pur essendo queste di ottima qualità, non possono reggere il confronto con quelle artigianali e semi-industriali. 90 milioni contro 80 milioni vale il rispettivo giro d’affari. La colomba più venduta è quella tradizionale. Tane le novità nella produzione. Si va da quelle realizzate con il lievito madre a quelle  senza glutine. Numerose le varianti per quanti vogliono innovare, introducendo farce diverse o più raramente, gusti del tutto nuovi, a esempio frutta esotica candita.

L’esportazione della colomba è un fenomeno recente e ancora non ha raggiunto i livelli del panettone. Ad ogni modo i Paesi che più sembrano apprezzare la colomba sono Francia e Germania, Regno Unito e Belgio e Polonia. Altro grande principe della tavola pasquale è sicuramente l’uovo di Pasqua. Saranno oltre 16 milioni le uova di cioccolato che si consumeranno per un giro d’affari di circa 250 milioni di euro. L’uovo, insomma, da prodotto per bambini si è trasformato in dolce per tutta la famiglia o in oggetto da regalo raffinato. A stimare questi dati una indagine condotta da CNA Agroalimentare.

Il fatturato in questo periodo vale, per molte aziende, un quarto degli incassi globali. Un’altra eccezione italiana è il gran consumo di cioccolato fondente che, in pratica, copre la metà del totale. Tra sperimentazione e moda il tradizionale uovo di Pasqua, al cento per cento di cioccolato al latte perchè destinato ai bambini, oramai e’ riproposto in varianti che sono diventate a loro volta dei classici.