Secondo ‘Le città elettriche’, il primo rapporto sulla mobilità a emissioni zero in Italia la mobilità in Italia sta cambiando. Si tra di una mobilità a emissioni zero, capace di ridurre lo smog e affrontare la sfida imposta dai cambiamenti climatici.
Sempre più persone decidono di spostarsi in bicicletta o con i mezzi pubblici
Emerge che sempre più persone decidono di spostarsi in città con mezzi non inquinanti. Molti scelgono la bicicletta o e-bike. Altri ancora optano per i mezzi pubblici a trazione elettrica, compresi i treni urbani o anche a piedi. Il rapporto è stato realizzato da Legambiente in collaborazione con MotusE e presentato questa mattina a ExpoMove, la fiera sulla mobilità elettrica e sostenibile in corso alla Fortezza da Basso di Firenze. Il rapporto analizza i dati dei 104 capoluoghi italiani. Sono diversi gli indicatori analizzati. Si parte dalla disponibilità di mezzi elettrici, all’inquinamento, al tasso di motorizzazione, alla presenza di piste ciclabili, al modal share, realizzando una prima mappatura sull’offerta di mobilità a zero emissioni su tutto il territorio nazionale.
Cala il tasso di motorizzazione in quasi tutte le città italiane. Milano si configura come la città più diligente. Infatti, il capoluogo lombardo in vent’anni ha perso ben 100mila auto e guadagnato altrettanti abitanti. Il tutto è stato possibile grazie a ad ambiziose politiche locali. Sicuramente a farla da padrona in Italia è ancora una mobilità inquinata, congestionata, poco sostenibile. Le grandi città italiane, seppur con percentuali molto diverse e ancora lontane da Milano, riescono in ogni caso a combinare sistemi per consentire spostamenti non inquinanti ai propri cittadini.
La Toscana si piazza al primo posto per le infrastrutture dedicate alle due ruote con ben 699 prese. Anche in Veneto si è assistita a una crescita esponenziale delle infrastrutture per automobili e ricariche veloci passate in un anno da 144 a 528. Basilicata e Molise, invece, chiudono la classifica. Per la prima regione appena 27 prese per auto e 7 per le due ruote, mentre nell’altra 8 e 5.
Fonte DIRE