Il 50% dei prodotti agroalimentari italiani che vengono esportati negli USA rischiano di finire colpiti dai dazi del presidente Donald Trump. Cosa che comporterebbe un notevole danno economico, se si pensa che solo nel 2018 si è registrato il record per un valore di 4,2 miliardi (+2%).
Tantissimi i prodotti agroalimentari a rischio con i nuovi dazi promessi da Trump
Lo dice la Coldiretti in riferimento ad un mostra presentata al Vinitaly per illustrare i possibili effetti dei dazi annunciati in risposta agli aiuti europei all’Airbus. Aiuti che danneggiano la Boeing alle prese con la crisi scaturita dagli incidenti di cui è stato protagonista il jet 737 Max. Si tratta di una lista per un importo complessivo di 11 miliardi di dollari che comprende anche importanti prodotti agroalimentari di interesse nazionale. Rischiano i vini, i formaggi, l’olio di oliva e chiaramente marmellate e succhi di frutta.
Secondo la Coldiretti il vino sarebbe il settore più penalizzato. Il rischio di incorrere in contraffazioni aumenterebbe in maniera esponenziale. Ad esempio, il Prosecco guida la classifica dei vini italiani più taroccati con le imitazioni diffuse in tutti i continenti dal Meer-secco al Kressecco. A spingere i tarocchi sono anche le opportunità di vendita attraverso la rete dove è possibile acquistare da aziende anglosassoni pseudo vino. Si tratta, in realtà di vino ottenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette più prestigiose. Secondo la Coldiretti, ad essere a rischio sono 4,2 miliardi di esportazioni agroalimentari negli USA. Il vino ha un valore di 1,5 miliardi, con un aumento record del 4% nel 2018.
Fonte DIRE