Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto salva mare: i pescatori diventano ufficialmente così i veri protettori del nostro mare che, attualmente presenta il 7% delle microplastiche presenti in tutto il nostro Pianeta.
La proposta di legge era arrivata a luglio anche dall’On.Rossella Muroni di Liberi e Uguali che è intervenuta ai nostri microfoni per festeggiare questo primo traguardo importante.
“Abbiamo affermato intanto un principio, ovvero quello che per salvare il mare abbiamo bisogno di tutti e questo era uno step che si poteva fare molto semplicemente tant’è che ho presentato questo disegno di legge nel luglio scorso e approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri. Mi preoccupa il fatto che abbia bisogno di ben otto decreti attuativi per renderlo operativo a tutti gli effetti, nella forma in cui è stato approvato e ben prima dovrà approvare in Commissione e poi passare per l’Aula ma soprattutto ha bisogno di un parere dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente); l’iter è ancora molto lungo e andrà monitorato.”
Cosa prevede il Ddl salva mare
“Questo disegno di legge andrà a sanare un assurdo tutto italiano secondo il quale i pescatori italiani, se avevano dei rifiuti rimasti impigliati nelle reti come accade nel 99% dei casi e li portavano a terra, dovevano pagare loro lo smaltimento di questi e ciò comportava che i rifiuti venissero lasciati in mare, senza voler accusare nessuno ovviamente. Per combattere questa battaglia contro i rifiuti e contro la plastica in mare abbiamo bisogno di attivare una serie di canali: in primis sicuramente la riduzione a monte, la raccolta differenziata, aumentare le multe per chi sporca ma anche incentivare i pescatori a dare un contributo nella raccolta dei rifiuti nel nostro mare. A tal proposito questo decreto prevede degli incentivi e un marchio speciale per chi collabora nel tenere pulite le nostre acque. Uno dei temi più complessi sarà stabilire quale tipo di incentivo donare ai pescatori che portano a riva i molti rifiuti; dobbiamo studiare un modo per evitare di premiare però chi utilizza tecniche non consentite, quindi aumentare anche le sanzioni: nell’iter della legge entreremo in Commissione e chiariremo anche questi molteplici aspetti. La cosa particolare è che questo disegno di legge viaggia insieme alla mia proposta che sostanzialmente è la stessa cosa e dovrebbero essere abbinate in Commissione: la mia proposta di legge è stata calendarizzata in aula per giugno; magari sarò utile a trovare una corsia preferenziale per il disegno di legge del Ministro perché se abbiniamo le due cose potremmo già avere una tempistica effettiva: sarebbe un bell’escamotage quello di utilizzare una proposta di legge di una deputata di minoranza per far arrivare un disegno di legge della maggioranza, d’altronde la politica serve anche a questo e sarebbe un segnale importante a tutela del nostro ambiente.”