Orientamento: come scegliere il percorso di studi giusto, dopo la maturità? Qual è l’utilità delle lauree umanistiche? Quali sono i luoghi comuni più pericolosi e diffusi sul tema? Ne abbiamo parlato col direttore di Skuola.net Daniele Grassucci, che ha chiarito una serie di luoghi comuni. “Studiare bene il latino non significa garantirsi un buon posto di lavoro, da grandi. Le soft skills, cioè competenze trasversali, possono aiutare gli studenti: peccato non sappiano cosa sono!”

Mismatch tra aziende e studenti

Orientamento: cosa chiede il mercato del lavoro e come aiutare i ragazzi ad inserirsi? “Dopo la scuola”, Sperling & Kupfer editore, chiarisce ogni dubbio, è un libro per giovani e adulti, nato anche dal bisogno di spiegare “il mismatch tra le necessità delle aziende e i desideri dei ragazzi – ha osservato Grassucci – ci sono molte incognite sui lavori del futuro, si dice che la metà dei lavori che faremo nel 2030 non sono ancora stati inventati. In un contesto di questo tipo la scuola o l’università non sono in grado di aiutare gli studenti.” 

Cambiare approccio

Alla luce dei cambiamenti che stiamo attraversando, e che si concretizzeranno nel giro di un decennio, è necessario “cambiare approccio mentale. Lo spieghiamo agli studenti e ai genitori: il mondo sta diventando sempre più complesso, i mestieri stanno cambiando, è importante trovarsi in un ambiente che stimoli le competenze trasversali. Il lavoro del futuro sarà sempre più un lavoro di gruppo, ma a scuola e la formazione continuano ad essere individuali – ha fatto notare Daniele Grassucci – si parla di life wide learning, ovvero di tutti i momenti della vita di un soggetto importanti per l’apprendimento.”

Mestieri nati da hobby

“Youtuber, piloti di droni, sono professioni che fino a qualche anno fa non esistevano, erano soltanto hobby – si è congedato il direttore di Skuola.net – molti mestieri che oggi esistono, e che dieci anni fa non esistevano, nascono da situazioni informali, tanti lavori e professioni si sono formate negli anni. In futuro faremo lavori diversi, arriveremo alla professionalità tramite canali informali che si differenziano da quelli formali, come la scuola e l’università.”

 

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