Famiglie che si sgretolano, altre che si riuniscono per dibattere della loro condizione e altre ancora che tentano la scalata verso una convivenza serena: come sono cambiate? Quali dinamiche relazionali è impossibile scardinare? Le discussioni, durante i momenti di unione, per esempio sono inevitabili. “Ognuno sa i segreti dell’altro, nelle famiglie unite, ed escono fuori quando si litiga. Quello è il momento in cui tendi a puntualizzare cose che fanno male – ha osservato il sociologo Marino D’Amore – la famiglia è cambiata com’è cambiata la società, ed è stata sostituita da altre agenzie di socializzazione.”

Il web, catalizzatore di rapporti

La famiglia e la scuola sono le prime agenzie sociali con cui ognuno di noi entrato in relazione, ma siamo alle prese con alcuni cambiamenti importanti da gestire:

  1. L’interazione con gli altri mediata dal web.
  2. I genitori che giustificano i figli più che in passato, basti pensare alle querelle giudiziarie con gli insegnanti o i presidi.

L’autorevolezza dei genitori

Famiglie: se i genitori difendono i figli a tutti i costi, mancando di rispetto al lavoro che gli insegnanti svolgono, qualcosa è venuto a mancare, anche nelle relazioni tra adulti. “La famiglia patriarcale non esiste più, quindi manca l’autorevolezza nei genitori, che non è autorità: la figura materna o paterna devono avere quell’autorevolezza che permette loro di dare regole ai figli – ha sottolineato il sociologo e criminologo – questa è una delle ragioni per cui si verificano aberrazioni improbabili.”

La fine di un vecchio retaggio

I bambini di oggi sono figli di una generazione educata seguendo “i retaggi culturali della precedente, quindi con una forte subordinazione femminile, che veniva vissuta dalla figura maschile e in maniera colpevole anche dalla femminile – si è congedato D’Amore – bisogna capire i retaggi culturali del passato e accettare che una stagione storica e sociale è finita.”

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