Yoga: aumentano i praticanti di tutte le età, a dimostrazione del fatto che è una disciplina che può avvicinare anche tutta la famiglia. In Italia viene inserito nel programma di scuola elementare, probabilmente per contrastare i disturbi d’ansia o per favorire un aumento della consapevolezza e della centratura di sè.
Ne abbiamo parlato con Giulia Pettinau, fondatrice di Orangogo il motore di ricerca degli sport. “Nel corso dell’anno abbiamo visto tantissime iscrizioni ai corsi di yoga, era una vittoria preannunciata. La danza è stata l’attività più ricercata, ma racchiude tanti tipi di danza, quindi era facile accaparrarsi il primo posto – ha specificato Pettinau – mentre lo yoga è più specifico come settore, e disciplina, e il risultato dimostra che aumenta l’attenzione al benessere interno ed esterno della persona.”
Le declinazioni dello yoga
Forse per moda, o per necessità, gli italiani sembrano essersi convertiti ad una disciplina introdotta tra tante polemiche: c’era chi diceva che era collegato alla religione, all’India, tutte leggende infondate che non hanno lasciato comprendere da subito, di cosa si stesse parlando. Nella scelta dello yoga è possibile spaziare, dallo yoga della risata a quello tradizionale, e pure tra le discipline tradizionali esistono orientamenti diversi: Iyengar, Ata, Ashtanga… “Bisogna scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, caratteriali o di salute. I bambini vengono avvicinati con tecniche diverse – ha sottolineato Pettinau – il risultato è un grandissimo segnale di un’educazione, che va verso la consapevolezza e la crescita del singolo individuo. Successivamente si innescano dinamiche di gruppo, ma di base c’è una maggiore attenzione alla crescita personale e mentale.”
Yoga: è una pratica con cui “si cerca di ingentilire gli allievi, fermare la mente e il corpo. Noi cerchiamo di far emergere palestre e associazioni che puntano sulla qualità del lavoro – si è congedata Giulia Pettinau – permettendo agli iscritti una crescita fisica e personale sana, e che non esagerano durante le ore di lezione, con posizioni acrobatiche.”