Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio e braccio destro di Nicola Zingaretti, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “I renziani non si rassegnano a Zingaretti segretario? Si dovranno adeguare. Bene la schermaglia dialettica, ma che sia sui contenuti e non sulle carriere. Centrosinistra deve partecipare alla riforma sul salario minimo. Sulle condizioni materiali di vita delle persone la sinistra è stata disattenta, raccontando solo il Paese che funzionava, invece c’era un’altra parte di Paese che stava andando a picco. Collaborazione con M5S in Regione Lazio? Sta funzionando molto bene”
Sulle schermaglie dialettiche all’interno del PD
“Se la schermaglia è sul sistema dei valori, sui punti programmatici ben venga, perché il campo progressista è democratico, dove si può discutere –ha affermato Smeriglio-. Non siamo abituati, come altri, alle caserme dove c’è uno che comanda e gli altri eseguono. Il punto però è confrontarsi sui contenuti, non sulle carriere, sulla biografia delle persone. I renziani non si rassegnano a Zingaretti segretario? C’è una nuova situazione a cui con pazienza si dovranno adeguare”.
Sul salario minimo
“Io sono convintissimo che il centrosinistra debba partecipare a questa riforma. C’è il reddito di cittadinanza, che io condivido e su cui ero d’accordo anche prima che il M5S lo proponesse anche perché esiste in gran parte dei Paesi europei. Però se non costruiamo un nuovo sistema di welfare e di politiche del lavoro creiamo un casino. Bisogna normare il salario minimo intercategoriale. Bisogna stabilire che sotto una certa cifra non è più lavoro, è sfruttamento. Salario minimo, unito a reddito di cittadinanza e altre politiche sul welfare. Io non sono iscritto al PD e non sono stato al governo, se il Pd non ha fatto questi provvedimenti prima ha fatto un errore. Se sulle partite iva il governo ha fatto una politica di abbattimento della pressione fiscale io sono contento. Sulle condizioni materiali di vita delle persone la sinistra è stata disattenta, raccontando solo il Paese che funzionava, invece c’era un’altra parte di Paese che stava andando a picco”.
Sulla collaborazione col M5S in Regione
“Sta funzionando molto bene. Il M5S è all’opposizione del governo Zingaretti ma su alcuni punti specifici può capitare di avere una convergenza. Questa è la normalità delle assemblee elettive quando provano a funzionare. La politica è confronto costruttivo, non è solo propaganda e marketing da pollaio televisivo”.