L.A.T.E. (Learning and activation through experience) è un progetto di Ricerca Scientifica, approvato 2 anni fa dal CDA dell’Ateneo Niccolò Cusano di Roma, che mira a dimostrare l’efficacia di interventi di destrutturazione didattica nella scuola dell’infanzia per lo sviluppo di capacità cognitive, comportamentali e relazionali. Partner del progetto sono Musei, Orti Didattici, Osservatori Astronomici, Fattorie, Strutture Polivalenti.

Heracle Lab è impegnato da anni nello studio di problematiche inerenti i processi di apprendimento nei vari livelli della scuola. Il progetto L.A.T.E. (Learning and activation through experience), vuole valorizzare una didattica destrutturata e l’esperienza corporea nei processi di insegnamento per lo sviluppo del linguaggio e della memoria in bambini di fascia d’età 3-6 anni. Il progetto nasce da studi combinati in didattica e pedagogia speciale e psicologia dello sviluppo. La necessità è rendere i bambini pronti per l’accesso alla scuola primaria senza snaturare il percorso ludico di apprendimento previsto per la loro fascia di età.

L’Unicusano, grazie al Laboratorio HERACLE, promuove L.A.T.E e ne coordina tutte le attività. Ad oggi, sono coinvolte circa 25 scuole, distribuite sul territorio nazionale, per un totale di circa 800 bambini.

Abbiamo intervistato il Prof. Francesco Peluso Cassese, Direttore di HERACLE Lab e Professore Associato  della Facoltà di Scienze dell’Educazione e della Formazione e della Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.

L.A.T.E.  (Learning and activation through experience) raccontato dal Prof. Francesco Peluso Cassese, Direttore di HERACLE Lab

Prof. Francesco Peluso Cassese, cosa significavalorizzare la didattica destrutturata e l’esperienza corporea nei processi di insegnamento per lo sviluppo del linguaggio e della memoria”?

Significa lavorare su quelle forme di apprendimento denominate “Apprendimento Esperienziale”, “Apprendimento Occasionale” e “Apprendimento Mediale”. Sono modelli di acquisizione delle informazioni legati all’esperienza vissuta attraverso il corpo con particolare riferimento alle strutture percettive e sensoriali.

Come si svolge un’esperienza didattica destrutturata presso Musei, Orti Didattici, Osservatori Astronomici, Fattorie, Strutture Polivalenti, etc?

Le attività sono diverse:
presso “EXPLORA IL MUSEO DEI BAMBINI DI ROMA”, il primo Children’s Museum privato non profit italiano, i soggetti partecipanti vengono coinvolti in attività interattive in cui vengono, di volta in volta, stimolati i sensi o le percezioni. Il Museo offre un’opportunità di gioco, sperimentazione diretta e apprendimento sul campo che pone al centro i bambini e le loro potenzialità, proponendo occasioni di arricchimento e socializzazione, promuovendo lo sviluppo delle loro capacità cognitive ed emozionali.
– presso gli orti didattici, il bambino segue il processo di formazione della vita attraverso la semina, sino alla coltivazione del germoglio per arrivare all’eventuale frutto.

In generale le esperienze sono strutturare per esser fonte di informazione diretta senza mediazione da parte dell’educatore, valorizzando le capacità individuali di apprendere di ogni bambino che soggettivamente utilizzerà le informazioni recepite senza compromessi. L’educatore funge da mediatore nella gestione del passaggio delle informazioni ma non interviene direttamente per non modificarne il corso con il proprio sapere.

Quali sono i benefici per i bambini che partecipano al progetto?

I bambini che hanno partecipato ad un ciclo di interventi destrutturati hanno dimostrato uno sviluppo più rapido del linguaggio ed una migliore implicazione dei processi mnestici nell’apprendimento.

Prospettive ed evoluzioni future per L.A.T.E. ?

Dopo il linguaggio e la memoria, stiamo lavorando su altri processi cognitivi come attenzione e autoregolazione delle emozioni. Il progetto sta evolvendo verso la pedagogia speciale per analizzare l’impatto dei protocolli su soggetti con Bisogni Educativi Speciali.

Quali sono i risultati raggiunti dal team di ricerca del progetto L.A.T.E. ?

12 pubblicazioni a livello nazionale ed internazionale, partecipazione ai congressi internazionali: AIFREF PRAGA 2017, MARTINICA 2019, MURCIA 2017, EDUCATIONAL RESEARCH IN MEDITERRANEAN MALTA 2018, EECERA BOLOGNA 2017 E BUDAPEST 2018, ECC. Tra le più rilevanti, cito:

  • Domenico Tafuri, Giulia Torregiani. (2018). EducationalApproach to Diversity in theSchool System. LoSport…come strumento educativo, Italian Journal of Health Education, Sports and Inclusive Didactic, Anno 2, N.1, Edizioni Universitarie Romane.
  • Luisa Bonfiglio, Giulia Torregiani, Francesco Maria Melchiori. (2018). Analisi dell’impatto della didattica destrutturata sulla comunicazione sociale nell’infanzia. Formazione & Insegnamento.European Journal of Research on Education and Teaching,Anno XVI-supplemento N.1, ISSN: 1973-4778.
  • Francesco Peluso Cassese, Luca Impara, Giulia Torregiani. (2017). Analysis of metacognitive control capacity in motor skills: training proposals. Sport & Disabilità. Italian Journal of Health Education, Sports and Inclusive Didactic, Anno 1, N. 2, Edizioni Universitarie Romane, ISBN: 978-88-6022-341-8.
  • Giulia Torregiani. (2017).L’importanza della corporeità nella prospettiva neuro-didattica. The importance of corporeality in the neurodidactis perspective.I valori dello sport nella ricerca scientifica.Italian Journal of Health Education, Sports and Inclusive Didactic, Anno 1, N. 1 –supplemento, Edizioni Universitarie Romane, ISBN: 978-88-6022-332-6.
  • Francesco Peluso Cassese, Giulia Torregiani, Luisa Bonfiglio.(2017).The role of body in didactics: Scientific reflections and areas of application.Formazione &Insegnamento.European Journal of Research on Education and Teaching, Anno XV, N. 2, ISSN: 1973-4778.

 

***Articolo a cura di Michela Crisci***