Elena Donazzan, Assessore Regionale del Veneto interviene ai nostri microfoni per parlare del Congresso della Famiglia, a Verona dal 29 al 31 marzo, appuntamento al quale prenderà parte in prima persona.

Sulla famiglia

“L’unica famiglia è quella naturale, le altre sono unioni. Il tema centrale di questo congresso sarà proprio la figura della famiglia quindi quella composta da un uomo e una donna perché si ritiene che la famiglia sia la grande assente nelle scelte politiche delle Nazioni ovvero non esistono politiche per le famiglie soggetto ma esistono solo per i singoli individui: non esiste un quoziente famigliare nella fiscalità, non ci sono politiche per le famiglie numerose… Anche sulla legge 194 non c’è una volontà da parte nostra di rimuoverla quanto invece di applicarla in maniera totale: c’è una prima parte della legge che resta disattesa in quanto si dice che l’aborto è l’ultima delle opzioni quando invece molto spesso a una possibile mamma che si trova nella difficile scelta di dare la vita o interrompere la gravidanza non vengono date informazioni, tutele e opportunità: anche questa è tutela della vita, non solo della famiglia. Tutta questa polemica nei confronti del Congresso non la capisco sinceramente.

Da quando è entrata in vigore la Legge Cirinnà non c’è stato un boom di richieste di unioni civili, per cui chiedere i diritti per le famiglie tradizionali non va a ledere quelli che sono i diritti dei singoli individui che ufficializzano la loro unione tramite il matrimonio civile.

La famiglia è quella composta da un uomo e una donna che possono generare la vita, è così dalla notte dei tempi poi oggi si vuole forzare questa cosa quasi scimmiottando il tema della famiglia. Ci sono molti gay che sono persone dignitose, altre, come quelle che vanno al Gay Pride che sono indecorose e ad oggi, per come la vediamo noi la famiglia tradizionale ha bisogno di tutele e di politiche che permettano alla donna di non dover più scegliere tra la carriera e la vita privata e di padri che siano presenti anche quando la famiglia in condizioni di disperazione si divida: questo è quello che chiediamo al Congresso della famiglia di Verona.”