Silvana De Mari, psicologa e scrittrice, balzata agli onori della cronaca per alcune dichiarazioni diffamatorie nei confronti degli omosessuali, sarà una delle relatrici del Congresso della Famiglia di Verona. Ecco cosa ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano Campus.

Sulle sue dichiarazioni passate

“Non mi scuso con nessuno perché tutte le mie dichiarazioni sono state riportate in maniera deformata. Ho solo detto che la penetrazione anale è una roba che può fare molto male: uno stupro vaginale dal punto di vista fisico è molto meno grave di uno stupro anale e questo lo può  confermare qualsiasi medico di Pronto Soccorso. L’ano non è stato creato per essere penetrato per cui il sesso anale fa aumentare del 20% il rischio di contrarre malattie a causa del tessuto molto meno elastico di quello vaginale, quindi non è un gesto di affetto ma un atto violento e doloroso. Io ho detto che la penetrazione anale, non l’omosessualità, quindi sia per un uomo che per una donna, è a volte usata nelle iniziazioni sataniche. Anche riguardo le dichiarazioni che ho rilasciato dalla Gruber sul Circolo Mieli non faccio alcun passo indietro e sono pienamente convinta di quello che ho detto: Mieli, intellettuale morto suicida a 31 anni, faceva degli spettacoli teatrali in cui mangiava le sue feci e quelle del proprio cane e rilasciò attraverso un libro delle dichiarazioni che lasciano pensare fosse anche un pedofilo. Ora, ognuno è libero di intitolare un circolo a chi vuole ma il circolo prende soldi dallo Stato italiano.”

Il suo ruolo in qualità di relatrice al Congresso di Verona

“Andrò a spiegare l’ecologia del corpo umano: quest’ultimo fa parte della natura, anche lui ha un equilibrio che è riassunto nel sistema pnei, acronimo di Psico Neuro Endocrino Immunologia. Il neonato impara a riconoscere la voce della mamma già dal quarto mese di gravidanza e dopo due mesi impara a riconoscere anche le voci esterne, per cui quando il bambino nasce, se viene staccato dalla madre ha un disturbo di abbandono  quindi inizia a produrre un ormone da stress che abbatte il sistema immunitario per cui allontanarlo dalla madre è una ferita primaria. Che un bambino cresca senza sapere la sua ascendenza, senza sapere il nome del proprio padre nè quello della donna che lo ha portato nella gravidanza è una cosa ignobile per il bambino, per cui mi batto contro la maternità surrogata che è una pratica effettuata da coppie etero tra l’altro, motivo in più per cui non riesco a capire tutte le polemiche che sono state fatte in merito alla mia presenza al Congresso di Verona.”