“E’ vergognoso che il mio Comune abbia dato il suo marchio ad un Convegno dove ci sono dei relatori che hanno usato delle parole agghiaccianti contro la dignità della persona umana, contro le donne e contro gli uomini in generale. Se questi signori volevano fare un congresso avrebbero potuto farlo tra i loro fans e nessuno avrebbe polemizzato.” Così esordisce ai nostri microfoni Mauro Bonato ex Consigliere Comunale della Lega di Verona, che si è dimesso dall’incarico a pochi giorni dal Congresso della Famiglia che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo.
Sul Congresso della Famiglia
“Non mi interessa distaccarmi totalmente da quelle che sono le idee di base della Lega, i colleghi mi hanno eletto sapendo che sono una persona libera che dice sempre quello che pensa. Provengo dalla Liga Veneta del 1990, nata per fare le battaglie sull’autonomia con il massimo rispetto della persona umana, governata da Marilena Marin, paladina dei diritti civili, quando questi buzzurri non sapevano nemmeno che cosa fosse la Lega; i buzzurri sono questi signori che organizzano il convegno: più del 60% delle famiglie è formata da solo un genitore quindi prima dovrebbero occuparsi dei diritti della singola persona perché le famiglie del Mulino Bianco con padre, madre e figli non esistono! Dopo le conquiste che abbiamo ottenuto, come il divorzio, la legge sull’aborto… Ora arrivano questi che vogliono rendere il matrimonio indissolubile: ma che roba è? E’ giusto che ci si separi se non si sta più bene insieme come è giusto che si divorzi se si vuole. Ma perché dover tenere insieme per forza delle persone che non vanno più d’accordo? I relatori di questo congresso vorrebbero tornare al periodo storico venuto prima delle conquiste sociali ottenute negli anni e tutto questo è allucinante!
Se tutto questo che verrà discusso al Congresso di Verona dovesse accadere, alle donna direi di andarsene, di scappare via da questo Paese. A me non interessa nulla della carriera politica, dico quello che penso: fra poco andrò in pensione e mi godrò la vita che è tanto breve e va vissuta! Ad ogni modo continuerò fino alla fine la mia battaglia contro questo Congresso.”